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Il Secolo XIX
Martedì 1 agosto 2000
Lettere al Decimonono
Lettera
del giorno
Il lotto, il caso e gli imbonitori
[ spunto ]
[ commento ]
Sono un professore di matematica e vorrei dire la mia sul lotto.
Il lotto, per essere un gioco corretto, deve essere casuale. In sintesi
occorre che a ogni estrazione ogni numero abbia sempre la stessa
probabilità di essere estratto: una su novanta. Per questo non esiste
alcun criterio di prevedere, con ragionevole affidabilità, gli esiti
delle estrazioni. Non ha quindi fondamento matematico alcuno il vezzo
di giocare sui numeri in ritardo: molto meglio puntare su quelli
che escono!
Tuttavia sono molte le trasmissioni televisive che propongono manuali
per vincere al lotto e, per fornire una convincente prova della bontà
del metodo, spiegano la logica con cui, dalle estrazioni precedenti,
sia possibile prevedere l’esito di quelle successive.
Se io fossi un magistrato mi toglierei lo sfizio di indagare su questi
imbonitori. Due sono i casi. O le affermazioni da loro fatte sono false,
e allora val la pena di farli smettere per evitare di far cadere in
trappola gli ingenui. Oppure, peggio!, le affermazioni sono vere: allora
il gioco del lotto, perdendo il requisito della casualità, risulterebbe
truccato o manipolato. Sembrano confermare questi dubbi le parole del
lettore di Chiavari che, nella lettera di venerdì
29 luglio 2000, asserisce di non vincere più al lotto con la stessa frequenza
del passato pur continuando a giocare allo stesso modo.
Prof. Franco Bampi
Ordinario di Meccanica Razionale
Università di Genova
Genova, 29 luglio 2000
___________________
Le lettere sul Lotto continuano e chiedono chiarezza. A questo punto
una qualche indagine, compresa quella che lei suggerisce, sembrerebbe
più che opportuna.
(Luisa Forti)
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Lettera
del giorno
Il Secolo XIX
Venerdì 28 luglio 2000
Lettere al Decimonono
I segreti del mio Lotto
Era da tempo che intendevo manifestare tutte le perplessità che
il "gioco" più popolare sta riservando agli appassionati, me compreso.
Ma, in data 22 giugno 2000, l'ing. Giorgio Repetto di Genova mi ha
preceduto con argomentazioni e dubbi professionali che dovrebbero
indurre a serie riflessioni. Il Lotto, che lei definisce "ricco di
misfatti e sospetti", è una delle maggiori "entrate" dello Stato,
tant'è vero che nei bilanci di previsione e in sede di "manovre
finanziarie", tali entrate sono in bella evidenza. Vede, signora,
lo Stato, che attraverso i propri Organi Ufficiali avrebbe potuto
intervenire più volte per dissipare dubbi e perplessità, non lo ha
mai fatto, delegando il tutto ad una sterile - quanto pretestuosa -
letterina, messa su in qualche modo da Simona Abbro della Lottomatica,
in quanto concessionaria dello stesso Stato, (07/07/2000).
In definitiva se si va a giocare al Lotto, il più delle volte le
macchine sono "ferme" perché (dicono i tabaccai) "non c'è linea",
"c'è sovraccarico", "ci hanno comunicato un guasto", ecc. ecc. Provi
poi a giocare alle 18,30 o alle 18,45 se è capace. Le giocate ormai
non si accettano più. È accaduto a me, più volte ed in varie
ricevitorie.
Le dirò di più. Sono un giocatore incallito. Da 40 anni gioco
sempre gli stessi numeri, ossia ben 44 Ambi. Orbene, vorrei mi si
spiegasse come mai quando le giocate erano manuali e si giocava fino
alle 13 con estrazioni alle 14 del sabato, io vincevo 5 volte al
mese (per carità, cifre non risolventi la vita), e da quando c'è
l'elettronica di mezzo, sempre con gli stessi numeri e sempre 44
Ambi, ho vinto - per sbaglio - una sola volta 500.000 lire?
Deduco che i miei numeri siano ormai "conosciuti", ed io che
non sono ingegnere elettronico, non riesco - se non con voli
pindarici - e dissociare quanto mi accade dai "misfatti" del
"cervellone" che, in tempo reale, esegue miliardi di operazioni al
secondo. Anche perché i "cervelloni" sono programmati da
"terrestri"...! Ma perché non si torna agli "amanuensi"? La trasparenza
è questa Nessuno troverebbe da ridire. Ma già, indietro non si torna...
Perché il Lotto è l'unico a non dire quanti Ambi, Terne, Quaterne
e Cinquine sono stati totalizzati per ogni giocata? Che fine fanno
le vincite non ritirate per dimenticanze, smarrimento, ecc.? Sono
questi tabù che alimentano le perplessità, altro che trasparenza!
È di ieri la notizia che le "entrate" del Lotto sono calate di circa
il 26%. Che la gente cominci a capire? Perché non fanno vedere le
10 estrazioni per TV? Costa troppo? E la Lottomatica quanto costa,
di grazia? Quali notizie si hanno dei provvedimenti presi verso
gli estrattori delle "palline" calde e ruvide? Per carità, è meglio
gettare tutto nel dimenticatoio, altrimenti le "entrate" scendono
a zero...! Mi scusi, signora Forti, per la prolissità e, per cortesia,
non pubblichi il mio nome. Sa com'è, con i tempi che corrono, ci
mancherebbe pure la visita di un killer a domicilio...! Suo dev/mo,
con i più cordiali saluti.
Lettera firmata
Chiavari
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Ancora sospetti sul lotto. Mandateci, a questo punto, tutte
le notizie serie che avete.
(Luisa Forti)
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Il Secolo XIX
Venerdì 11 agosto 2000
Lettere al Decimonono
Il commento a due lettere
Due recenti lettere meritano brevissimi e ovvi commenti.
La prima, sul "Secolo" del 1 agosto è firmata dal
prof. Franco Bampi.
Essa riguarda il lotto e, in sede di commento, si auspica
"qualche indagine per fare chiarezza".
Ci si chiede se non sia più che sufficiente quanto quel
professore - Ordinario di Meccanica Razionale all'Università
di Genova - ha scritto, e che la "chiarezza auspicata"
abbia già raggiunto il massimo, anche perché (se non ci sono
trucchi) la situazione è alla portata di chiunque sia dotato
di cultura e di intelligenza "normali".
La seconda (...) concerne i numeri telefonici 166
(...)
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