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Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXIII - N. 7 30 settembre 2005

Seppe organizzare quello che fu il più importante ospedale

“Messa Zeneize” per la ricorrenza di Santa Caterina


L'antico ospedale di Pammatone, oggi Palazzo di Giustizia

Domenica 11 settembre alle ore 17,30 si è svolta, nella chiesa dell’Annunziata di Portoria o di Santa Caterina da Genova, posta dietro l’antico ospedale di Pammatone, oggi Palazzo di Giustizia, la vigilia della ricorrenza di Santa Caterina Fieschi con la celebrazione della “Messa Zeneize”, una Santa Messa nella quale le cosiddette “parti mobili” (le letture, il salmo responsoriale, le intenzioni di preghiera e la predica) sono dette in genovese. La traduzione è fatta direttamente dalle lingue originali dei testi sacri (aramaico e greco) con l’indispensabile contributo di Don Sandro Carbone, rettore del Santuario della Vittoria a Mignanego e valente esegeta, e con la partecipazione, per conto de “A Compagna”, di Maria Vietz e mia per quanto riguarda la redazione in genovese e la successiva lettura durante la Messa.

Mi piace cogliere l’occasione per ricordare l’importante figura di Caterina Fieschi che, data giovanissima in sposa al dissoluto Giuliano Adorno, lo convertì a una vita santa; con lui fece prosperare l’Ospedale di Pammatone che divenne uno dei più importanti ospedali d’Europa. Una donna che fu sì santificata, ma che fu anche un’eccellente imprenditrice ante litteram dell’epoca medievale.

Franco Bampi

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