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Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXIV - N. 3
24
Marzo 2006
Spesso i toponimi antichi sono stati
italianizzati “a orecchio”
Crocera o crociera?
La zona di fronte alla Fiumara, prima del ponte di Cornigliano, in genovese è detta
croxêa; in italiano è stata tradotta “crocera”, parola inesistente perché
l’italiano registra “crociera”, con la i. Va detto che molti dei toponimi antichi sono
stati tradotti “a orecchio”. Per fare qualche esempio l’antica strada che congiungeva
piazza Paolo da Novi con via Saluzzo era detta via Beverato, traduzione fantasiosa del
genovese da-o beviòu (dall’abbeveratoio). Multedo, in genovese Mortiòu,
è il mirteto, ponte Carrega è il ponte de carræ (ponte delle carraie), la Sciorba
altro non è che l’italiana sorba; via delle Rovare, in genovese Roæa, è il
rovereto, il luogo del rovere, in genovese roe. Concludo con porta Siberia che
era porta cibaria, ma in genovese cibo si pronuncia sibbo...
Ma ritorniamo alla croxêa. Quella zona è detta così perché è incrocio di
strade: meglio sarebbe stata la traduzione crocevia, ma così non fu. Allora,
italianizzando a caso, è diventata crocera, senza la i, e ce la teniamo così anche
se, ironia della sorte, la stragrande maggioranza della parole genovesi in “êa” in
italiano fanno “iera”: bandêa, bandiera, camêa, cameriera, crinêa,
criniera, fêa, fiera, frontêa, frontiera, e via esemplificando.
F. B.
[Franco Bampi]
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