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Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXV - N. 7
31 Luglio 2007
Una lettera per Franco Bampi
Gentile direttore gradirei sapere dal prof. Bampi:
1) quali sono le considerazioni conclusive sul corso di genovese da lui tenuto al
Centro Civico: mi è sembrato assai frequentato, interessante, degno di essere
ripetuto.
2) perché non vengono più celebrate le Messe in genovese. Davano fastidio a qualcuno?
L’infallibilità, e quindi obbligo, non è prerogativa del Papa (vedi Gazzettino 09/1996
- pag.8)? Cosa ne dice la "A Compagna"?
Direi che il corso di genovese è stato un successo. Tanto per fornire un dato
le lezioni sono state 19 con una media di 95 frequentanti e con punte di 142 persone.
Questo corso fa parte di un mio progetto di portare le lezioni di genovese in tutte
le 9 circoscrizioni, oggi municipi. Sono adesso in contatto con il Municipio del
Centro Est (centro storico e dintorni) per fare lì il corso nel 2008.
In realtà la “Messa zeneize” è una santa messa solenne celebrata in latino con le parti
mobili (letture, intenzioni di preghiera e predica) in genovese. Purtroppo, dal suo
insediamento, l’arcivescovo Mons. Bagnasco ha chiesto di non celebrare più questa Messa,
che pur era stata approvata dai suoi predecessori, incluso il Segretario di Stato
Vaticano Cardinal Bertone. A Compagna non può che prendere atto di questa scelta
dell’Arcivescovo, ma ci tiene a rimarcare che la “Messa zeneize” non è mai stata una
manifestazione di folclore ma una santa messa seguita con profonda devozione dai
numerosissimi fedeli che hanno sempre affollato le chiese dove la “Messa zeneize” era
celebrata.
Franco Bampi
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