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Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXVI - N. 2
27
Febbraio 2008
Ci scrive l’Assessore Francesco Scidone
L'Assessore Scidone con il Presidente del Municipio Minniti
“Mi tocco per vedere se ci sono, diciamo qui a Genova, di fronte ad un fatto
incredibile, assurdo...” Ed è quello che ho fatto io quando ho letto
l’articolo pubblicato sul vostro giornale
a gennaio 2008 con firma Franco Bampi.
Il nostro si lamenta dei paletti posti in via G. B. Monti a protezione dei
marciapiedi.
“Probabilmente” afferma “sono stati posti come dissuasori della sosta” ma questi
paletti proprio non gli piacciono. Sono brutti evidentemente così come evidentemente
il signor Bampi non ha parenti o amici disabili su sedia a rotelle e/o parenti o
amici con figli in carrozzina, perché altrimenti come gli piacerebbero questi paletti,
antiestetici, forse, ma che impediscono agli “incivili” di parcheggiare sul marciapiede
costringendo le categorie sopraccitate a scendere e camminare sulla strada.
Gli incivili ora posteggiano direttamente in strada (si lamenta il Sig. Bampi)?
Manderemo tutti i giorni i vigili a sanzionare finché non smetteranno (e questo mi
sarei aspettato dichiarasse il Comandante della Sezione di Sampierdarena).
Strane però le priorità del signor Bampi per il quale conta più la fluidità del
traffico dell’incolumità di vecchi e bambini e per il quale la soluzione per evitare
i posteggi in divieto di sosta e far parcheggiare sui marciapiedi.
E i pedoni? Stiano a casa.
Cordiali saluti.
L’Assessore alla Città Sicura
Francesco Scidone
Credo di poter dare ampie assicurazioni all’Assessore circa la sensibilità del
Gazzettino, e mia in particolare, sul grave problema della mobilità dei disabili. Ma
tre domande si impongono (e non solo per via Monti). Primo: la lettera dell’Assessore
è uno scoop? Vuol dire che l’Assessore solleciterà il Comune a mettere paletti dovunque,
ad esempio in via Pinetti e in via Daneo (quartiere di Quezzi) dove la sosta è così
selvaggia che neppure un “abile” può camminare sul marciapiede? Secondo: dove devono
parcheggiare i residenti per andare a dormire in casa propria e i camion per scaricare
la merce per i commercianti? La terza domanda riguarda un fatto più grave ed è connessa
proprio con la fluidità del traffico, da me invocata. Un traffico lento genera
inquinamento e lo sanno bene quelli che lavorano nei molti negozi, spesso situati in un
piano più basso del livello stradale, costretti a passare tutte le loro giornate in una
vera e propria “camera a gas”. L’Assessore è intenzionato ad intervenire anche in loro
tutela?
Per questi motivi, caro assessore Scidone, la invito una mattina, tra le 7.30 e
le 9.00, a venire qui per rendersi conto di persona della grave situazione da me lamentata.
Forse potrà imbattersi anche in qualche moto che scorrazza sui marciapiedi, ma questo è
un altro problema.
Franco Bampi
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