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Il Giornale
Sabato 31 dicembre 2005
LA LETTERA
Levar di ignoranza può essere una pena
L’ironia è un’arte nobile, ma l’ignoranza può renderla ridicola. Per
questo è ridicolo che il sig. Mario Lauro si permetta di darmi del
Pinocchio nella sua lettera di martedì 27 dicembre. I fatti da me
riferiti circa il duplice cambiamento di nome del Carlo Felice sono
assolutamente veri e documentati: nessuna bugia e quindi nessun
Pinocchio. Ridicolo è anche domandarsi come mai il Mil non esista a
Venezia. Intanto la «elle» di Mil sta per Ligure... Inoltre il Veneto
votò per ben due volte il plebiscito di annessione all’Italia, mentre la
Liguria non lo votò mai. Ridicolo infine sostenere che la Repubblica di
Genova non lasciò un suo teatro. Lo lasciò: era il Falcone, un elegante
teatro con cinque ordini di palchi inglobato dai Durazzo, nella seconda
metà del XVII secolo, al palazzo da loro poco prima acquistato (palazzo
Balbi Durazzo in via Balbi 10). Oggi lo conosciamo solo dai disegni, le
stampe e i documenti fotografici essendo andato distrutto nel
bombardamento del 9 maggio 1944. Mi fermo qui citando Galilei:
«L’insegnare a persone grate sarebbe veramente gran gusto, ma i’ levar di
ignoranza uomini sconoscenti è veramente una pena».
Franco Bampi
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