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Il Secolo XIX
Sabato 10 luglio 1999
Lettere al Decimonono
Di mattina, nel centro storico...
In Piazza della Posta Vecchia 3 ha sede l’associazione genovese
"A Compagna" di cui sono vice presidente. Sabato 3 luglio, devo
recarmi in sede per le ore 10 di mattino. Decido allora di andare
in sede a piedi, partendo da San Pier d’Arena, dove abito. Giungere
di mattina presto nel centro storico ha per me un fascino irresistibile.
L’incanto si spezza in via Pré dove, all’altezza di Vico Chiuso
dello Scalo, il lezzo di fogna è davvero insopportabile. Pazienza,
spero che la ripresa dei lavori qui a Pré provveda anche ad eliminare
la puzza. Passo quindi nella zona dei Fregoso: vico Adorno, vico dei
Fregoso ed ecco che proprio dietro la fontana dei Vacchero, a fianco
della celebre colonna infame, appare alla vista un deposito di "rumenta"
ingombrante: un indecoroso e inverecondo spettacolo. Vado in via del
Campo. Una signora mi ferma e mi fa notare un mezzo Amiu che, a seguito
di solleciti, sta lavando l’Archivolto dei Fregoso e vico della Madonna:
due vicoli che vengono utilizzati da una popolazione varia come latrine
a cielo aperto. Prosegue confidandomi che da alcune notti, e per molte
altre ancora, moltissimi neri fanno rumorose e movimentatissime veglie
(risse?) notturne in ricordo di un loro connazionale deceduto, veglie
che vengono a forza condivise dagli abitanti della zona, insonni dal
baccano. E mi introduce in verosimili alcove arabe in cui, quasi
paradossalmente, vivono una quarantina di extracomunitari, molti
dei quali minori, in condizioni igieniche disperate.
Son queste leggende urbane? Qualunque sia la verità chiedo al sindaco
Pericu, all’assessore al centro storico Gabrielli e a tutti i cittadini
di Genova se pensano che questo sia il modo per rilanciare la città e
per diventare, nel 2004, la capitale europea della cultura.
Franco Bampi
Vice presidente
Associazione “A Compagna”
Genova, 3 luglio 1999
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