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Il Secolo XIX
Sabato 31 marzo 2001
Lettere al Decimonono
Ovada e Genova
Leggo sul Secolo XIX di domenica 18 marzo che Ovada difende il
suo ospedale minacciando la secessione da Torino. L’articolista
scrive: «Da anni una parte del Piemonte... ha tentato... di
abbandonare Torino» per unirsi a Genova. Ma storicamente Ovada non
è una parte del Piemonte!
La storia ci insegna che, dopo varie vicende, nel 1358 Ovada
ritornò sotto la Repubblica di Genova e ne seguì le sorti fino al
Congresso di Vienna (1815) quando le Potenze decisero unilateralmente
la riunione della Repubblica al Regno di Sardegna.
Ma anche allora Ovada e il Novese fecero parte della Divisione
di Genova. Fu solo nel 1859 che il ministro alessandrino Urbano
Rattazzi varò una legge (la Legge Rattazzi, appunto) che levò Ovada
e il Novese dalla Provincia di Genova e li usò per ingrandire la sua
Provincia di Alessandria. E intorno al 1863 molti comuni, diventati
piemontesi per forza, vollero che il loro nome portasse l’aggettivo
ligure a glorioso ricordo della loro storia e del buon governo
della Repubblica di Genova.
I dettagli di questi avvenimenti e la relativa documentazione
sono reperibili nel sito ufficiale della nostra Associazione
alla pagina
www.acompagna.org/wit/ieri/province/province.htm
[ quella pagina non è più presente sul sito de "A Compagna",
i documenti citati si possono visionare cliccando
qui; ndr ]
Prof. Franco Bampi
Vice Presidente
Associazione "A Compagna"
Genova, 22 marzo 2001
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