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Il Giornale Mercoledì 19 ottobre 2005

A SPASSO NEL RISORGIMENTO

Ma perché a Genova c’è una via dedicata a Fanti?

Manfredo Fanti: chi era costui?

A San Pier d’Arena, vicino all’Ospedale di Villa Scassi, esiste una strada che tutti conoscono come via Fanti. Come spessissimo accade quando le strade vengono intitolate ai defunti (chi sa il nome di Assarotti e cosa ha fatto per Genova?) pochissimi conoscono il nome di Fanti e ancora più pochi sanno chi fosse.

Manfredo Fanti (questo il suo nome completo) nacque a Carpi, in provincia di Modena, il 26 febbraio 1806 e morì a Firenze il 5 aprile 1865. Prima dell’unità d’Italia fu generale dell’esercito sardo (quello dei Savoia); nel 1860 Cavour lo nominò ministro della guerra. In questa sua veste, dopo la proclamazione del regno d’Italia, precisamente il 4 maggio 1861 emanò il seguente provvedimento: «Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda». Per questo motivo il 4 maggio è la festa dell’Esercito Italiano e per questo motivo, mi immagino, fu intitolata una strada al generale Fanti.

Purtroppo l’ignoranza della storia può giocare spiacevoli scherzi.

È ormai sempre più noto il fatto che nell’aprile del 1849 Genova, insorta dopo la sconfitta di Novara, fu sottoposta a un feroce bombardamento da parte del generale Alfonso La Marmora e a un ignobile sacco da parte della soldataglia (per maggiori dettagli si veda la pagina Internet http://www.francobampi.it/liguria/sacco.htm). In quel tempo i Genovesi confidavano molto sull’arrivo della Divisione Lombarda che avrebbe potuto davvero modificare i luttuosi avvenimenti appena citati. La Divisione Lombarda era comandata proprio dal generale Fanti il quale, nonostante la volontà dei soldati di portare aiuto a Genova, si operò, riuscendovi, a non far giungere l’atteso soccorso alla nostra Città. Severissimo fu il giudizio dell’Anonimo di Marsiglia che, con un libro datato 1850, narrò il Sacco di Genova: «Così Genova vedovata del loro valido aiuto cadeva, ed il Governo Sardo attestava la sua riconoscenza sì al generale che ai soldati lombardi... Essendomi imposto l'ufficio del narratore, non commenterò questi fatti. Saprà valutarli il senno dei leggitori».

Ora che sappiamo chi fu Manfredo Fanti mi chiedo: perché Genova gli ha intitolato una strada?

Franco Bampi

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