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Simon Boccanegra
Palazzo San Giorgio
Palazzo Ducale
Andrea Doria
Cristoforo Colombo
Veduta del Grassi particolare
Veduta del Grassi
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PROLOGO MEDIEVALE
23 dicembre
1339 Simone Boccanegra viene acclamato Duce o Doge, titolo mutuato dal
modello di Venezia. Comincia l'età dei Dogi perpetui e dell'egemonia
"popolare".
1363 Boccanegra muore, probabilmente avvelenato. Le
famiglie Adorno e Fregoso si contendono da allora il dogato, in un lungo
periodo costellato di "signorie esterne".
1396-1409 Carlo VI di
Francia è signore di Genova. Al suo governatore, Jean Le Meingre sire di
Boucicault, si deve la fondazione del Banco di San Giorgio (1407), potente
consorzio dei creditori dello Stato cui verranno via via ceduti
l'amministrazione delle entrate pubbliche e il governo di terre e
colonie. Lo stato genovese non dispone di rendite sufficienti per
sostenere le spese delle grandi opere pubbliche e delle spedizioni di
guerra. Ricorre perciò al prestito dei privati, impegnando i proventi
delle tasse e dei dazi già nel XII secolo. I privati - spesso le stesse
famiglie che detenevano il potere statale - si organizzano in vere e
proprie società per azioni, stipulando le Compere, cioè gli acquisti, dei
proventi statali per un certo numero di anni. Ciascun azionista
sottoscrive una determinata quantità di Luoghi, che oggi chiameremmo
azioni, per poi riscuotere gli interessi nella percentuale stabilita. La
situazione però risulta alquanto caotica perché lo stato chiede ulteriori
prestiti senza avere ammortizzato quelli precedenti. Viene così creato un
sistema bancario, posto sotto la protezione di San Giorgio, detto Compere
di San Giorgio e poi Banco di San Giorgio, che ha sede nell'omonimo
palazzo. Tutti i prestiti esistenti sono riuniti in un solo debito
pubblico amministrato da funzionari eletti dagli stessi debitori, con un
interesse fissato in proporzione al prodotto
netto.
1421-1435 Signoria di Filippo Maria Visconti
29
maggio 1453 I Turchi conquistano Costantinopoli e con essa la colonia
genovese di Pera-Galata. Negli anni seguenti cadono altri stanziamenti in
Levante.
1458-1461 Seconda signoria
francese
1463-1478 Signoria di Francesco e Galeazzo Maria
Sforza
1466 Nasce a Oneglia Andrea Doria 1475 Perdita di
Caffa e delle altre colonie nel Mar Nero. L'attività economica dei
Genovesi si sposta verso Occidente, e si specializzerà sempre più
nell'intermediazione finanziaria, conquistando un'assoluta preminenza nel
Regno di Spagna.
1488-1499 Seconda signoria sforzesca, sotto
Ludovico il Moro
12 ottobre 1492 Cristoforo Colombo scopre
l'America
1499 Luigi XII di Francia, conquistato il ducato di
Milano, è il nuovo signore di Genova. Il sovrano, ricevuto con grande
pompa, alloggia prima nella villa di Campi e poi nel palazzo di Gian Luigi
Fieschi in Via Lata.
1500 Nasce a Gand Carlo
V
1505-1507 Rivolta antinobiliare e antifrancese delle
"Cappette". Il popolano Paolo da Novi viene eletto
Doge.
1506 Muore a Valladolid Cristoforo
Colombo
1507-1512 e 1515-1522 Riprende la dominazione francese,
in forme più rigide rispetto alle precedenti "signorie
esterne".
1519 Carlo d'Asburgo - erede del trono di Spagna, dei
Paesi Bassi e dei domini austriaci - diviene Imperatore col nome di Carlo
V.
1522 Genova saccheggiata dall'esercito spagnolo e
assoggettata di fatto all'Imperatore.
1527 Muore Antoniotto II
Adorno, ultimo dei Dogi perpetui
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Veduta del Grassi particolare
Sala del
Munizioniere Capitello
Un Convegno Navale
Un
Convegno Navale particolare
Palazzo Ducale Le statue dei
Doria
Palazzo Ducale Appartamento del
Doge particolare
Palazzo Ducale Sala del Minor
Consiglio particolare
Palazzo Ducale Sala del
Munizioniere
Palazzo Ducale Prudenza D.
Fiasella
Palazzo Ducale Arma Regia D.
Fiasella
Palazzo Ducale Sala del Minor
Consiglio
Palazzo Ducale La Cortina
Palazzo Ducale Sala del Maggior
Consiglio
Palazzo Ducale Cappella Dogale Affresco del
soffitto particolare
Palazzo Ducale Cappella Dogale Madonna Regina di
Genova F. Schiaffino
Palazzo Ducale Cappella Dogale Conquista delle
Indie da parte di Cristoforo Colombo
Palazzo Ducale Cappella Dogale Ritorno delle
Ceneri del Battista a Genova
Palazzo Ducale Cappella Dogale Guglielmo
Embriaco conquista Gerusalemme
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EL SIGLO DE LOS
GENOVESES
1528 Andrea Doria, "ammiraglio di ventura" già al
servizio della Francia, passa dalla parte di Carlo V e, divenuto di fatto
signore di Genova, ne assicura l'indipendenza nel quadro dell'alleanza con
la Spagna. Viene emanata una nuova "costituzione" che riserva il potere
politico ai nobili vecchi e nuovi riuniti in 28 Alberghi e iscritti al
Liber Civitatis. Ha inizio l'età dei dogi biennali e nasce formalmente la
Excellentissima Respublica in luogo del Commune Januae. Tutto il potere
viene accentrato nell'istituto degli Alberghi (sorta di clan) che vengono
limitati al numero di 28 (23 di antica nobiltà e 5 di origine popolare).
Dai membri degli Alberghi vengono estratti a sorte ogni anno 300
rappresentanti che, a loro volta, ne eleggono altri 100 in misura
proporzionale tra i 28 Alberghi. Sono, questi, i 400 membri del gran
Consiglio che elegge il doge (in carica per due anni) e 8 senatori ai
quali è affidato il potere legislativo. Dai membri del gran Consiglio ne
vengono scelti a sorte 100 che formano il Minor Consiglio. E' istituita
inoltre la magistratura dei Censori o Sindicatori costituita da 5 persone
con l'incarico di vigilare sull'osservanza delle leggi e sull'operato di
tutti i magistrati e gli ufficiali della Repubblica. Andrea Doria
diviene priore perpetuo dei Censori e siede in Senato subito dopo il
Decano, ottenendo la perpetua esenzione dalle tasse per lui ed i suoi
eredi. La Repubblica dona ad Andrea Doria un palazzo situato in piazza San
Matteo a seguito dei suoi meriti come Padre della
Patria.
1529 Carlo V viene ricevuto a Palazzo Ducale con grande
sfarzo
1533 L'Imperatore di Spagna Carlo V viene ospitato a
Genova da Andrea Doria nel "Palazzo del Principe" a Fassolo. La
magnifica dimora, decorata dai fiorentini Perin del Vaga e Silvio Cosini
che introducono a Genova il gusto del Rinascimento, rappresenta la nuova e
principesca dimensione della residenza privata dell'aristocrazia che
culminerà con la costruzione di Strada Nuova, dove i "Magnifici" potranno
riorganizzare le loro antiche abitazioni secondo il nuovo gusto del tempo
con logge, cortili interni e colonnati, rivestendo le facciate di intonaco
che saranno affrescate con scene mitologiche e finte architetture da
artisti di fama.
1539 Lo scultore Gio. Angelo Montorsoli
realizza la statua di Andrea Doria collocata sul lato destro del portone
di Palazzo Ducale nel 1541. Nel 1601 Taddeo Carlone ne realizza un'altra
dedicata a Gio. Andrea Doria, pronipote di Andrea. Nel 1605 essa viene
collocata sul lato sinistro del portone. Nel 1781 le statue vengono
posizionate su due piedistalli fatti erigere dall'architetto ticinese
Simone Cantoni, a lato delle due rampe d'ingresso al Palazzo, a seguito
dei lavori di rifacimento della facciata, danneggiata da un furioso
incendio nel 1777. Il 14 giugno 1797, con la proclamazione della
Repubblica Democratica Ligure, le statue vengono abbattute e danneggiate
dalla folla. Nel 1846 esse sono spostate nel chiostro della chiesa di San
Matteo. Nel 1936 la famiglia Doria dona le statue all'Amministrazione
Comunale che provvede a collocarle nuovamente a Palazzo Ducale, ai lati
dello scalone. Nel 1987 vengono trasferite presso il Civico Museo di
Sant'Agostino. Attualmente lo scultore Lorenzo Garaventa sta realizzando a
Palazzo Ducale la ricostruzione su calchi in gesso delle parti mancanti.
Al termine dei lavori verranno realizzate delle copie che saranno
collocate nuovamente sui piedistalli a lato delle due rampe di accesso
sulla Piazza Matteotti.
1547 Fallita congiura di Gian Luigi
Fieschi e riforma costituzionale (legge del Garibetto) che diminuisce il
peso dei nobili nuovi. Andrea Doria promuove una riforma del governo con
la legge del "Garibetto", ossia lieve ritocco fatto con "garbo". I membri
del Maggiore e Minor Consiglio, prima in gran parte estratti a sorte,
vengono eletti per votazione: tale sistema favorisce le famiglie di antica
nobiltà a danno dei "nobili nuovi".
1553 Ha inizio la ribellione
della Corsica sotto Sampiero di Bastelica.
1557 La corona
spagnola sospende i pagamenti ai suoi creditori, tra cui i Genovesi sono
in prima fila.
1558 Muore l'Imperatore Carlo
V.
1558-75 Viene realizzato il primo tronco di Strada Nuova,
l'attuale via Garibaldi. Pianificata dai padri del Comune, nasce come
strada di rappresentanza e insediamento dei più facoltosi banchieri
genovesi di antica nobiltà e comprende i palazzi di A. Pallavicino
(attuale Banco di Napoli), di P. Spinola (Banco di Chiavari), di F.
Lercari (palazzo Lercari-Parodi), di T. Pallavicino (Camera di Commercio),
di A.G. Spinola (Banca d'America e d'Italia), di G.B. e A. Spinola
(Palazzo Doria), di N. Lomellino (Palazzo Raggio-Podestà), di G. e L.
Spinola (Palazzo Cattaneo Adorno), di N. Grimaldi (Palazzo Tursi, sede del
Municipio) e B. Lomellino (Palazzo Campanella). Nel seicento sono
costruiti i Palazzi Rosso e Bianco, mentre il Palazzo delle Torrette è
edificato nel 1716, per nascondere i fatiscenti quartieri popolari davanti
a Palazzo Tursi. La strada è lunga 150 metri e larga 7,5. Il ricavato
della vendita del terreno frutta all'erario 115.265 lire lorde ed è
impegnato per finanziare la costruzione della cupola di San Lorenzo, della
cassa argentea del "Corpus Domini" e per potenziare le mura lungo il
mare.
1560 Muore Andrea Doria e gli succede, nelle stesse
funzioni informali, il nipote Gio Andrea.
1566 Chio - ultima
colonia in Levante, governata dalla "Maona dei Giustiniani" - cade in mano
dei Turchi.
1571 Modesta e discussa partecipazione della flotta
genovese, comandata da Gian Andrea Doria, alla battaglia di
Lepanto.
1575 Nuova sospensione dei pagamenti spagnoli. A Genova
scoppia una guerra civile tra nobili vecchi e nuovi. Nicolò Grimaldi
banchiere privato del re di Spagna Filippo II e proprietario di una
immensa ricchezza, commissiona a G. e D. Ponzello il palazzo Tursi, sito
in via Garbaldi n. 9 e attuale sede del Comune di Genova. Il Grimaldi si
inserisce successivamente nella lottizzazione di Strada Nuova e la
costruzione del suo palazzo si conclude nel 1575, anno in cui egli è
travolto dalla bancarotta del Re di Spagna. Qualche anno dopo vende il
palazzo ai Doria Tursi che costruiscono le logge e risitemano i giardini.
Nel 1820 il palazzo è acquistato dai Savoia.
1576 Grazie alla
mediazione dell'Impero, della Spagna e del papato vengono emanate le Leges
novae, carta costituzionale che unifica il patriziato in un solo ceto, e
in base alla quale la Repubblica si reggerà sino al
1797.
1580 L'ambasciatore Giorgio Doria ottiene dall'imperatore
Rodolfo II la concessione del titolo di Serenissimo per il Doge, il Senato
e la Repubblica. Da allora Genova non cessa di rivendicare la propria
piena sovranità nei confronti delle altre
potenze.
1586-96 Andrea Ceresola detto il Vannone da Lanzo
ricopre la carica di architetto capo della
Repubblica.
1591 Inizia la ristrutturazione di Palazzo Ducale,
un edificio fortificato di gusto manierista, espressione della potenza
della Repubblica. La Cortina, costruita intorno alla metà del 1400 a
chiusura delle due ali del palazzo, viene innalzata e ampliata con tre
livelli di logge verso il cortile interno. Sede dei soldati a guardia del
palazzo, è dotata dell'unica porta di accesso al palazzo. Sarà demolita
soltanto dopo il 1840. Gli architetti che gli subentrano mantengono
sostanzialmente il progetto originario: il volume dell'edificio
corrisponde a quello attuale ma la facciata è concepita con una sobria
decorazione, articolata da pochi elementi architettonici. Proseguono i
lavori di ristrutturazione e di restauro di Palazzo Ducale. I
finanziamenti necessari vengono forniti da un mutuo (1604) e da un
prestito di 250.000 lire (1605) concessi dal Banco di San Giorgio, mentre
nel 1606 Battista Grimaldi offre 2.000 "luoghi" del Banco (per il valore
di 300.000 lire). Il palazzo è fornito di tutte le strutture necessarie al
suo funzionamento. Accanto ai lussuosi ambienti di rappresentanza trovano
spazio i magazzini per le derrate alimentari, le stalle, le cisterne, gli
ambienti per i soldati di guardia e i depositi di armi.
1596 La
Spagna sospende ancora i pagamenti.
1607 Bancarotta
spagnola.
1625 Carlo Emanuele I di Savoia attacca la Repubblica,
ma con scarso successo.
1627 Nuova bancarotta
spagnola.
1628 Creazione degli Inquisitori di Stato. Congiura
filopiemontese di Giulio Cesare Vachero. Questi aveva progettato di far
leva sul malcontento popolare per scatenare una rivolta in città e
consentire così l'intervento della cavalleria sabauda, di stanza ad Acqui.
Dopo l'arresto e la condanna a morte, viene rasa al suolo la sua casa in
Via del Campo ed al suo posto possiamo ancor oggi vedere la colonna infame
ivi eretta che ne ricorda il tradimento e la
punizione.
1632 Viene terminata la costruzione della nuova cinta
muraria. Lunga quasi 20.000 metri, essa va dalla Lanterna a ovest fino
alla porta del molo a est, dove si collega con le difese del porto, fatte
erigere nel 1536 da Andrea Doria. Nella grandiosa impresa sono impiegati
8.000 operai.
25 marzo 1637 Nel quadro delle sue affermazioni di
sovranità, Genova proclama la Vergine Maria Regina della Serenissima
Repubblica, e pretende dagli altri Stati "onoranze regie". Sulle monete
genovesi spariscono le insegne imperiali e viene raffigurata la Madonna
con lo scettro e le parole "et rege eos". Viene deliberato di mettere
la Repubblica sotto la protezione della Madonna. Il doge Gio. Francesco
Brignole le offre lo scettro, la corona regale e le chiavi della città,
con una solenne cerimonia nel duomo. La proclamazione della Madonna regina
di Genova si inserisce nella politica tesa ad accreditare la Repubblica
come stato sovrano. Al doge è concesso di fregiarsi della corona e del
manto di ermellino, insegne della regalità. Il motivo della
incoronazione della Vergine quale regina di Genova viene affrescato da
Giovanni Battista Carlone (1655 circa) sul soffitto e sulle pareti della
Cappella Dogale. Negli affreschi si affollano Santi e vescovi legati alla
storia della città, intercalati da episodi gloriosi che esaltano il
passato della Superba. Le imprese dei genovesi assumono in questo contesto
una nuova dimensione e sono viste come crociate in difesa della religione.
Oltre al contributo di Guglielmo Embriaco al successo della prima crociata
e alla cristianizzazione dell'America da parte di Cristoforo Colombo, sono
celebrate in quest'ottica l'acquisizione di note reliquie e l'intervento
dei genovesi per salvare papa Innocenzo III.
1647 Ultima e più
dolorosa bancarotta spagnola. I capitali genovesi lasciano via via la
Spagna.
1648 Congiura di Gian Paolo Balbi.
1665 Il
gesuita Carlo Speroni pubblica, con lo pseudonimo Luis de Gongora, il
volume "Real grandeza de la Serenissima Republica de Génova" per affermare
la dignità regia della Repubblica.
1665-1666 Giovanni Agostino
Durazzo, con una missione a Costantinopoli, ristabilisce i rapporti tra
Genova e l'Impero Ottomano.
1672 Congiura di Raffaele Della
Torre e guerra di Carlo Emanuele II di Savoia contro Genova. Vittoriosa
resistenza della Repubblica.
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Bombardamento di Genova
Bombardamento di
Genova particolare
Bombardamento di
Genova particolare
Palazzo Ducale Scalone La Vergine, i Santi
Giovanni Battista, Giorgio e Bernardo intercedono presso la Trinità per la
Città di Genova D. Fiasella
Palazzo Ducale Facciata su Piazza
Matteotti
Palazzo Ducale Sala del Maggior Consiglio La
Battaglia della Meloria
Palazzo Ducale Sala del Minor
Consiglio Affresco del soffitto
Palazzo Ducale Sala del Maggior
Consiglio Affresco del soffitto |
EPILOGO
17-22 maggio
1684 La flotta di Luigi XIV fa bombardare Genova rea di condurre una
politica antifrancese. Il 17 maggio giunge nel porto di Genova una flotta
costituita da 14 vascelli, 3 fregate, 20 galee, palandre e almeno 100
imbarcazioni da trasporto, agli ordini del generale Du Quesne. Il marchese
di Seignelai segretario di stato di Luigi XIV, impone ai genovesi una
completa sottomissione alla Francia. Il governo della Repubblica reagisce
facendo sparare cannonate contro le navi. La risposta è immediata: cadono
sulla città 16.000 bombe di cui 8.000 colpiscono il bersaglio. Sono
distrutti circa 1.000 edifici e altrettanti vengono danneggiati. Subisce
danni anche il Palazzo Ducale ed il governo si rifugia nell'Albergo dei
Poveri, sulle alture di Carbonara. Il bombardamento cessa dopo quasi 12
giorni e le navi francesi riprendono il mare, lasciando Genova ridotta a
un cumulo di rovine.
1685 Il Doge Gian Francesco Imperiale
Lercari è costretto a recarsi a Versailles per presentare le scuse al Re
Sole, il quale tuttavia gli riserva accoglienze
solenni.
1701-1714 Difficile neutralità genovese durante la
guerra di successione spagnola.
1713 Genova compera
dall'Imperatore Carlo VI il marchesato di Finale.
1729 Riesplode
l'insurrezione in Corsica: durerà 40 anni e diventerà un problema
europeo.
1745 Col trattato di Aranjuez Genova entra nella guerra
di successione austriaca a fianco degli Stati borbonici (Francia, Spagna e
Napoli).
1746 Genova si arrende agli Austriaci i quali occupano
la città e pretendono forti tributi di guerra. Scoppia la rivolta popolare
detta "di Balilla", che caccia gli occupanti.
1747 Gli
"Austrosardi" e gli Inglesi assediano la città sino al 18
luglio.
1748 La pace di Aquisgrana ristabilisce Genova nei suoi
vecchi confini.
1750 Gian Francesco Doria scrive (ma non
pubblica) un ampio progetto di riforma dal titolo Del modo di rimediare ad
alcuni principali disordini nel governo della Repubblica di
Genova.
1753 Rivolta di San Remo, che si trasforma in una
complessa controversia diplomatica con l'Impero.
1760-1762 E'
Doge Agostino Lomellini, esponente della cultura
illuministica.
1768 Col trattato di Versailles Genova cede la
Corsica alla Francia.
1777 Nasce la gazzetta "Avvisi",
espressione del movimento riformatore.
1786 Sorge la Società
patria delle arti e manifatture, al fine di promuovere il rinnovamento
economico della Liguria.
1794 Viene scoperta una "cospirazione
antioligarchica" nella quale sono implicati soprattutto i nobili
poveri.
1792-1796 Nonostante le pressioni di Austria e
Inghilterra perché aderisca alla coalizione contro la Francia
rivoluzionaria, Genova mantiene la neutralità.
9 ottobre
1796 Convenzione di Parigi tra Genova e la Francia.
5-6 giugno
1797 Con la Convenzione di Mombello Bonaparte provoca la fine del
regime aristocratico.
14 giugno 1797 Nasce, sulle ceneri della
Repubblica di Genova, la democratica Repubblica
Ligure.
1800 Genova subisce un tremendo assedio da parte degli
Austriaci e degli Inglesi che se ne impadroniscono (4 giugno), ma pochi
giorni dopo ritornano i Francesi e viene ripristinata la Repubblica
Ligure. Genova viene assediata da terra dalle truppe austriache mentre le
navi inglesi bloccano il porto. I genovesi e i soldati francesi del
generale Massena, cercano di forzare il blocco navale ma il tentativo
fallisce. Ugo Foscolo è tra i patrioti italiani che partecipano all'azione
militare e qui a Genova scrive la famosissima ode dedicata a Luigia
Pallavicini.
1802 Bonaparte dà alla Repubblica una nuova
costituzione. Tornano i nomi di Doge e Senato per le maggiori cariche
dello stato.
6 giugno 1805 La Liguria viene annessa all'Impero
Francese. Napoleone giunge a Genova per ricevere la richiesta di
annessione all'Impero Francese e partecipa ad un grande ricevimento a
Palazzo Ducale diventato Palazzo Nazionale.
1814 Dopo
un'effimera restaurazione della Repubblica, la Liguria entra a far parte
degli Stati Sabaudi col nome di Ducato di
Genova.
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