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Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXII - N. 5
31 Maggio 2004
Gli abitanti
della zona protestano
Il parcheggio in piazza Sopranis
Per quanto ne so, salvo uno o due casi, ogni volta che un progetto di
riqualificazione urbana di quartieri della nostra città era in procinto
di partire, in simultanea (specie se era prevista la costruzione di
parcheggi) partiva anche la protesta dei residenti. Il progetto di
riqualificazione di piazza Sopranis, nel quartiere di San Teodoro sta
seguendo la stessa sorte. Viene allora da domandarsi come mai gli
abitanti protestino, invece di essere contenti, per lavori che hanno la
finalità di migliorare la zona in cui vivono e che comporteranno quasi
certamente una rivalutazione del valore degli immobili.
Nelle varie occasioni due sembrano essere i motivi della protesta. In
primo luogo i disagi che i lavori comporteranno: soprattutto le
difficoltà di circolazione e di parcheggio; e poi rumori, polvere,
camion ovvero tutto ciò che è connesso con demolizioni e ricostruzioni.
In secondo luogo la presenza di box implica necessariamente
l’eliminazione di un numero più o meno alto di parcheggi a raso, ad
esempio per costruire il varco d’accesso ai box. Questo non sarebbe un
problema, ma un vantaggio, se i residenti potessero acquistare un box.
Purtroppo i costi di un box sono proibitivi per moltissime famiglie.
Facile allora concludere che, per questi residenti, la costruzione di
box sotto casa loro comporta disagi e perdite di parcheggi senza
nessuna, ma proprio nessuna contropartita. Questo spiegherebbe anche il
perché, fino ad oggi, i box sono stati costruiti nelle zone di residenza
del ceto abbiente.
“Che intervengano i politici a sospendere tutto!”. Quante volte (troppe)
si sente dire questa frase. Ma i “politici” vanno subito incontro a un
problema insormontabile, e non per causa loro. Solitamente i cittadini
iniziano la protesta quando si accorgono che stanno per cominciare dei
lavori vicino a casa loro. Ma se i lavori stanno per cominciare,
l’impresa costruttrice è in possesso di tutti i permessi per farlo, in
una parola ha acquisito il diritto di costruire e nessun “politico” può
revocare tale diritto. Occorrerebbe intervenire prima, ma… “prima” è
quasi impossibile sensibilizzare le persone.
Ai politici non resta che la strada di una lunga e faticosa mediazione
tra le esigenze dell’impresa e quelle dei cittadini. Nel caso di piazza
Sopranis, non esito a complimentarmi col presidente della Circoscrizione
Centro Ovest, Domenico Minniti, che ha cercato in tutti i modi, anche
attraverso una commissione di residenti, di ridurre i disagi del
cantiere e di suggerire e studiare possibili migliorie da apportare al
progetto affinché, a lavori ultimati, la vivibilità della zona sia
ottimale.
I lavori sono partiti: non resta che verificare il buon esito degli
interventi.
F. Bam. [Franco Bampi, ndr]
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