liguria@francobampi.it
[ Precedente ] [ Successiva ]
INEDITO
Inviato e non pubblicato
Redazione della "Gazzetta del Lunedì"
citato in un articolo
sulla Gazzetta del Lunedì del 18-10-2004
Plinio e il Principe
Caro Gianni,
ti scrivo attraverso questo giornale, l’unico che ha dato la
notizia, per esprimerti tutto il mio stupore in relazione al tuo
incontro con Emanuele Filiberto, il Savoia.
Come mi auguro tu sappia, i Savoia hanno fatto tantissimo
male a Genova e alla Liguria: trovo quanto meno sconveniente e
del tutto inopportuno che il vice Presidente della Giunta regionale
ligure, così ti ha definito l’articolista, vada ad onorare il
discendente di quel Vittorio Emanuele II che, dopo essersi
complimentato per il Sacco di Genova,
definì i genovesi “vile
e infetta razza di canaglie”. Di tutto questo orrore nessun Savoia
sentì mai l’obbligo morale di chiedere perdono alla Città. Credo che
chi ricopre una carica importante come la tua non possa trascurare che
quel tuo incontro sarebbe risultato offensivo per tutti coloro che,
come me, amano Genova, la sua storia e la sua lingua.
Paradossale sarebbe poi, per te che militi ora in An e prima nel
Msi, se l’incontro fosse avvenuto a titolo personale (nel qual caso
l’articolista avrebbe dovuto rilevarlo a grandi lettere). Forse ti è
sfuggito che tutti i nomi
delle strade intitolate ai Savoia furono tolti, non dai partigiani
liberatori, ma su ordine dell’allora Prefetto della Repubblica
(non monarchia!) di Salò nata dopo l’8 settembre e che interpretò
il comportamento di casa Savoia come il “colpo di stato della
capitolazione e del disonore”?
Caro Plinio, ma perché hai incontrato il Principe?
Franco Bampi
[ inizio pagina ] |