Gazzettino Sampierdarenese
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Nonostante due o tre paletti siano stati abbattuti, forse da qualche furgone in manovra, va detto che via Rolando oggi appare più bella. Certo i disagi ci sono stati e non sono ancora finiti, ma la parte già completata rappresenta un chiaro segnale di rinnovamento che troverà la sua piena attuazione quando sarà spostato il deposito Amt, anche se i tempi di questa operazione sono ancora indefiniti.
Però qualche disagio pare debba rimanere anche a lavori ultimati. In particolare due sono le preoccupazioni degli abitanti. La prima riguarda la strada da percorrere per arrivare da via San Giovanni Bosco a via Storace: pensate voi al giro dell’oca che occorre fare per raggiungere una strada che è lì a due passi!
La seconda, più grave, è che le modifiche della viabilità conseguenti alla chiusura di via Rolando comportano un significativo aumento di traffico in via G.B. Monti. I vari negozianti che devono stare lì tutto il giorno si lamentano che ormai sono costretti a lavorare in una camera a gas.
Per capirne qualcosa di più, sentiamo l’ing. Enzo Robino, presidente del C.I.V. Rolandone.
"La rivoluzione del traffico conseguente alla pedonalizzazione ha indiscutibilmente aggravato la situazione in via G.B. Monti e le nostre proposte in merito ad una inversione dei sensi di marcia in via Stennio o in via Agnese hanno trovato l’opposizione della Polizia Municipale che ha pensato con questa viabilità a snellire l’afflusso da mare a monte consentendo una migliore fruibilità delle vie limitrofe a via Rolando soprattutto per i residenti. In più esistono problematiche non bene definibili in merito alle proprietà dei tratti di via Cristofori e via Ulanovski che non consentiranno a cantiere completato una circolarità da via G.B. Monti a via Reti senza finire nell’imbuto del semaforo. Il problema è grosso e gli spazi "di manovra" esigui e non è una metafora bensì una realtà progettuale. In più occorre precisare che la nostra proposta comprendeva anche un ampio parcheggio sotto i giardini Pavanello che doveva e spero dovrà consentire ai più una fruizione pedonale delle vie limitrofe via Rolando, consentendo uno snellimento "interno" a beneficio dell’"esterno". Ad ogni buon conto la certezza è nella discussione ancora aperta tra noi del C.I.V. Rolandone e la Polizia Municipale per cercare una soluzione che valorizzi e non penalizzi la riqualificazione in corso di completamento".
Franco Bampi
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