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Il Secolo XIX Lunedì 14 ottobre 2002

Storie e aneddoti raccolti nel "dietro le quinte" della manifestazione nella quale lavorano centinaia di ragazzi

«Quando finisce, allagate tutto?»

Gli addetti dell'ufficio informazioni della Fiera alle prese con mille richieste strane

«Quando il Salone Nautico finisce, per far uscire le barche allagate i padiglioni?». Non è una battuta di spirito di qualche bontempone, ma una delle tante domande cui i ragazzi dell'ufficio informazioni del Salone Nautico hanno risposto nei giorni scorsi, con pazienza e cortesia, perché il servizio non ammette deroghe.

Nove giorni di lavoro non-stop, dalla mattina alla sera, con una breve pausa a pranzo per un panino: dietro le quinte della fiera più chic di Genova non c'erano vip né soubrette, ma centinaia di persone che si sono adoperate affinché tutto andasse per il meglio. Per l'occasione, l'Ente Fiera da solo ne ha messi in campo 153, di cui 111 assunti ad hoc: 32 cassieri e 10 maschere, 20 assistenti alla reception, altri 10 ai padiglioni, sei al centro servizi per gli espositori e decine di addetti alla viabilità (varchi e parcheggi).

A questi si sono aggiunte le centinaia di standiste arruolate dalle aziende espositrici, ma anche il personale dei punti di ristoro, gli autisti, gli addetti alle pulizie e i tecnici di varia natura (allestitori, elettricisti). Un piccolo esercito che ogni anno contribuisce non poco alla riuscita della kermesse, tra contrattempi e lamentele, piccoli inconvenienti e tanti problemi urgenti da risolvere.

Le situazioni divertenti non mancano e sono quelle che aiutano a combattere la fatica della maratona. «Se sei a contatto con il pubblico devi essere sempre cortese e paziente - spiegano Mirko, Paolo e Beppe, dipendenti dell'Ente Fiera all'ufficio informazioni del Palasport - Ma talvolta gli episodi sono davvero esilaranti».

Come quando è stato chiesto se per disallestire il Salone Nautico le barche venissero portate via allagando i padiglioni, oppure quando un distinto e stralunato visitatore ha domandato dove fosse il mare. È un campionario vasto e variopinto quello il "dietro le quinte" del Salone può raccontare. «Gli aneddoti non mancano - continuano i ragazzi - Ogni volta succede sempre qualcosa di singolare. Tutti gli anni raccogliamo gli episodi più divertenti e ne facciamo un libretto, che abbiamo messo anche su Internet». Quest'anno la medaglia d'oro spetta a due sconosciuti e appassionati visitatori sorpresi a bordo di una grossa jeep parcheggiata in piazzale Kennedy. «Amoreggiavano in auto - sussurra Matteo, studente universitario in forza al servizio viabilità del varco d'ingresso della fiera - Siamo dovuti andare a distoglierli, bussando al finestrino: imbarazzante».

Gilda Ferrari

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