Un mito caduto in guerra

	Mario Baistrocchi

Chi era Mario Baistrocchi, lo studente che nel 1913 fondò la rivista goliardica? Chissà cosa direbbe oggi se sapesse che la sua creatura compie novant'anni. Nato a Buenos Aires nel 1892 Mario Baistrocchi era uno studente, un giovane intellettuale dal carattere carismatico. Non c'era idea balzana, scherzo goliardico o iniziativa studentesca che non lo coinvolgesse. Così quando un gruppetto di amici decide di mettere in scena una commediola, Baistrocchi fa sua l'idea. È l'autunno del 1913 e viene messo su alla bell'e meglio il testo: "L'allegra brigata", trovato il locale, il Teatro Paganini si presentano 1e prime difficoltà finanziarie. Baistrocchi le risolve con una sorta di pellegrinaggio presso le più autorevoli famiglie borghesi, serve un prestito di qualche centinaio di lire. La formula di Baistrocchi è la seguente: «Se lo spettacolo va bene rimborseremo, se va male... grazie e tanti saluti». L'idea piace e si va in scena. È successo. Il rettore Maragliano incita gli studenti a proseguire. Nel 1914 il testo s'intitola "Cercando la via...". Ancora finanziamenti della borghesia, scene alla garibaldina e costumi ricavati dal guardaroba delle famiglie. Lo spettacolo nasce per la collaborazione degli studenti dell'ateneo genovese. È il secondo successo. Ma la guerra è alle porte e nel maggio del 15 anche l'Italia è coinvolta. Mario Baistrocchi, tenente dei granatieri, è a Caporetto, al Comando del suo plotone si lancia al contrattacco sulla Bainsizza per fermare l'avanzata austroungarica. Due pallottole in fronte stroncano la sua vita. Nasce così il suo mito.

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