genova@francobampi.it
 

Home > STORIE di COSE > L'Hotel Miramare

 

[ Indietro ]

L'Hotel Miramare


Il Lavoro
Mercoledì 21 maggio 1997

Da grande albergo liberty
a triste presidio militare

Era il 1908 quando si iniziò a lavorare al Miramare, su progetto dell'architetto svizzero Bringolf, poi rivisto dall'italiano Gino Coppedè, che aveva trasformato la facciata in un rutilante capolavoro dell'architettura liberty, mentre all'interno enormi pilastri in ferro erano stati ideati per sostenere i soffitti degli ampi saloni. Negli anni Venti e Trenta il Miramare fu il luogo di ritrovo della mondanità internazionale, che passava da Genova per imbarcarsi sui transatlantici diretti in America. Poi è iniziato il lento, ma progressivo declino. Durante la seconda guerra mondiale fu occupato da truppe di varie nazionalità. Negli anni '47-'48 il "fattaccio": l'ampliamento della sottostante galleria ferroviaria rese ancor più precaria la stabilità dell'albergo, ormai del tutto surclassato. Fino al 1951 quello che era stato un albergo prestigioso restò presidio militare. Dopo una vertenza tra l'allora proprietà e le Ferrovie per le crepe che si erano prodotte in seguito ai lavori nella galleria, il Miramare passò alle Ferrovie stesse nei primi anni Sessanta per 400 milioni. L'ultima occupazione risale appunto al 1960, quando Genova respinse il congresso dei fascisti e il Miramare si riempi di poliziotti. Da allora l'abbandono. E nei suoi saloni solo una popolazione di vandali e sbandati.

L'Hotel Miramare: dopo decenni si prospetta il restauro

[ Indietro ]