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Lapidi di Porta Soprana

Rassegna fotografica
da cui sono tratte le immagini di questa pagina

Esistono due marmi appiastrati sulla base di Porta Soprana che furono per molto tempo rimasti celati da uno strato di nero intonaco, dato con malizia da chi odia le vetustà di Genova, e ricomparsi alla luce nel 1864 (vedi nota) e nell'anno appresso furono restaurati a cura della Giunta Municipale, sì come rammenta l'epigrafe dettata dall'abate Scaniglia Giuseppe e collocata anch'essa nel pilastro settentrionale.

Il Belgrano nel suo libro «La Porta Soprana di Sant'Andrea», Genova, Sordomuti, 1882, riporta l'iscrizione di dette lapidi, aggiungendovi pure in latino in caratteri minuscoli quelle parole giunteci cancellate sulle suddette lapidi, ed il tutto qui riproduciamo, con relativa traduzione eseguita dal compianto valente latinista prof. dott. Annibale Passaggi genovese.

Nota. Occorre precisare che Giuseppe Banchero (Genova e le due Riviere, Genova, 1846) a pag. 686 scrive: «Il Ganduccio (che ha vissuto tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, ndr) ci dà due iscrizioni che hanno relazione coi tempi Consolari, e le quali erano incastrate nelle torri anzidette».

Pilastro meridionale

† IN NOmInE omnIPOTENTIS DEI PATRIS ET FILII ET SPirituS SancTI AMen
SUM MUNITA VIRIS - MURIS CIRCUMDATA MIRIS
ET VIRTUTE MEA PELLO ProCUL HOSTICA TELA
SI PACEM PORTAS LICET HAS TIBI TANGERE PORTAS
SI BELLUM QUERES TRISTIS VICTUSQue RECEDES
AUSTER ET OCCASus SEPTEMPTRIO NOVIT ETORTus
QUANTOS BELLORUm SUPERAVI IANUA MOTus
IN ConSULATU COmunIS WILLelmi PORCI - OBerTI CANCELLarII - IOHanniS MALIUCELLI ET Willelmi LUSII
ET PLACITORum BOIAMUNDI DE ODONE - BONIVASSALLI DE CASTRO - WIllelmi STANCOnIS
WillelmI CIGALE - NICOLE ROCE ET OBerTI RECALCATI

Traduzione

† In nome dell'Onnipotente Dio Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Ben presidiata d'uomini e munita di una mirabile cinta di mura,
tengo col mio valore lontani gli ostili colpi.
Se vieni apportatore di pace potrai passare da queste porte
se guerra minacci, triste e vinto dovrai ritirarti.
A mezzogiorno e a ponente, a settentrione e a levante è noto
di quanti incontri guerreschi riuscii a superare, io, Genova!
Nel consolato di: Guglielmo Porco, Oberto Cancelliere, Giovanni Maliauccello e Guglielmo Lusio;
e dei consiglieri Boiamondo di Odone, Bonvassallo di Castro, Guglielmo Stangone,
Gugliemo Cigala, Nicola Roca e Oberto Recalcati.

Pilastro settentrionale

MARTE MEI PoPuLI FUIT HACTENUS, AFFRICA MOTA
POST ASIE PARTES ET AB HINC YSPANIA TOTA
ALMARIAM CEPI TORTOSAMQue SUBEGI
SEPTIMUS ANNUS AB HAC ET ERAT BIS QUARTUS AB ILLA
HOC EGO MUNIMEN CUm FECI IANUA PRIDEM
UNDECIES CENTENO CUM TOCIENSQUE QUINO
ANNO POST PARTUM VENERANDE VIRGINIS ALMUm
IN CONSULATU COmunIS Willelmi LUSII - IOHannIS MALIAUCELLI - OBerTI CAnCELLARii
Willelmi PORCI - DE PLACITIS OBerTI RECALCATI - NICOLE ROCE - Willelmi
CIGALE - Willelmi STANGONI, BONIVASSALLI DE CASTRO ET
BAIAMUNDI DE ODONE M

Traduzione

Colla forza del mio popolo fu già l'Africa tocca
dopo altre parti dell'Asia e poi quasi tutta la Spagna.
Soggiogai l'Almeria e Tortosa
or son sett'anni da questa ed erano otto anni da quella,
quando, io, Genova, posi questo ricordo
verso l'undecimo secolo più undici lustri
dopo l'almo parto della Veneranda Vergine.
Nel consolato di: Guglielmo Lusio, Giovanni Maliauccello, Oberto Cancelliere
Guglielmo Porco; e dei Consiglieri Oberto Recalcati, Nicola Roca, Guglielmo
Cigala, Guglielmo Stangoni, Bonvassallo di Castro e
Boiamondo di Odone. M.

Tratto da Giulio Miscosi, I Quartieri di Genova antica - memorie e osservazioni, Tolozzi editore, Genova 1972.

 

Lapide latina

QUOS. HEIC. TITULOS
PORTA. MOENIBUS. Q. NOVO. AMBITU. EXSTRUCTIS
COSS. A. MCLV. POSUERANT
CURATORES. URBIS. RESTAURANDOS. CENSUERUNT
A. MDCCCLXV

Traduzione

Le iscrizioni che qui,
erette la porta e le mura in nuovo cerchio,
i consoli nell'anno 1155 avevano posto
I sovrintendenti della città decisero che dovevano restaurare
Anno 1865

Ringrazio la mia collega prof. Clara Zordan per la traduzione del testo di questa lapide.

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