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La curiosa vicenda dello stemma di Palazzo Doria Spinola

L'ingresso del Palazzo (Palazzo Doria Spinola in Largo Eros Lanfranco, sede della Prefettura di Genova, ndr)è costituito da un portale imponente formato da quattro colonne doriche su plinti, due per lato, che sostengono un attico ornato da statue di armigeri e dallo stemma, una volta dei Doria e poi degli Spinola che acquistarono il palazzo nel 1624. Il portale è opera di Taddeo Carlone.

Lo stemma subì una curiosa vicenda per un contrasto tra il Marchese Massimiliano Spinola proprietario del palazzo e Re Vittorio Emanuele I. Lo Spinola era stato nominato Ciambellano del Re. Avendo egli rifiutato la carica, il Re lo chiamò a Corte. Chiestogli il motivo del rifiuto lo Spinola rispose: "Maestà son nato per essere servito e non per servire gli altri".

Licenziato dal Re con l'avviso che da quel giorno non avrebbe più avuto relazioni con la Reggia, lo Spinola, di ritorno a Genova, fece apporre sul portone del palazzo la scritta "Omnia Tempus Habent" (ogni cosa ha il suo tempo, ndr) con patente allusione al poco gradito "Sic Transit Gloria Mundi" (così passa la gloria di questo mondo, ndr). Il Governatore ne intimò la rimozione per ordine sovrano e non avendo il Marchese obbedito la fece coattivamente eseguire.

Tratto dalla pagina Prefettura di Genova - Palazzo Doria Spinola

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