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Il Giornale
Sabato 17 dicembre 2005
LA PROPOSTA
«Il Carlo Felice diventi Mazzini»
La chiamano spoil system: quando, per effetto delle elezioni, cambia la
maggioranza al potere, si sostituiscono tutti gli esponenti del vecchio regime
con quelli del nuovo. Ora pare che i diessini vogliano estendere lo stesso
criterio «rotatorio» alla titolazione di strade e opere pubbliche. E del
Teatro dell’Opera: «Carlo Felice non va bene, fa pensare a un sovrano dispotico
e assolutista, autore di una violenta repressione contro i moti rivoluzionari
del 1821» ricordano con rabbia, novelli Osborne, i due consiglieri regionali
della Quercia Ezio Chiesa e Luigi Cola. E aggiungono: «Considerato che
l’intitolazione di opere pubbliche è un modo per onorare la memoria di persone
che si sono distinte in modo positivo, non si capisce perché il teatro lirico
debba continuare a portare il nome di un simile personaggio». La proposta dei
diessini: «Intitoliamo il teatro a Giuseppe Mazzini, sostenitore di un messaggio
politico democratico e repubblicano che rivela ancora oggi aspetti di grande
attualità». Abile e arruolato nell’Unione, insomma. Della serie: visto che
Garibaldi non ha portato fortuna al fronte popolare nel 1948, proviamoci con
Mazzini. Per cantarla ancora agli italiani, meglio se dal Teatro dell’Opera.
[FeR]
(Ferruccio Repetti, ndr)
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