[ Indietro ]
Il Secolo XIX
Sabato 17 gennaio 2004
La Lega Nord va all'attacco
«Le bandiere del 2004 oscurano a Porta Soprana il vessillo
di San Giorgio»
Il logo del 2004, Genova capitale della cultura, torna ad animare la
polemica politica. Questa volta, dopo lo scontro per l'utilizzo concesso
all'associazione del parlamentare diessino Claudio Burlando, nella bufera
finiscono le bandiere issate dal Comune sulle torri di Porta Soprana. A
innescare la nuova questione è la Lega nord.
«È un grave errore»: così la Lega ligure commenta la sostituzione dei
vessilli di San Giorgio, simbolo della città, con le «bandierine pubblicitarie»
di Genova 2004, su Porta Soprana, all'ingresso del centro storico.
«Senza voler entrare nel merito dell'iniziativa - si legge in una nota
diffusa ieri dal partito - riteniamo un grave errore togliere completamente
dalla sua sede storica il vessillo di San Giorgio che ha rappresentato per
mille anni il nome e la potenza della nostra città nel mondo. È significativo
come nell'anno della cultura si metta da parte il simbolo della nostra cultura
e delle nostre tradizioni per una bandierina pubblicitaria».
«Invitiamo il Comitato Genova 2004 - proseguono dalla Lega Nord - a
ripristinare almeno un vessillo sulle torri di Porta Soprana e le associazioni
che collaborano alla riuscita di Genova 2004 a non dimenticare di esporre
sempre anche la gloriosa bandiera di San Giorgio». Al momento, nel comitato
e prevalsa la linea del «no comment». Mentre la città intera si sta lentamente
popolando delle nuove bandiere con il logo "GeNova 04".
Il panorama non sfuggì al presidente della commissione europea Romano Prodi, che
proprio per l'abbinamento tra il suo arrivo in città e il logo del 2004 aveva
sollevato la rivolta del centrodestra. «Genova è splendida, viva, è un museo
all'aperto», aveva detto Prodi passeggiando tra i vicoli con la moglie
Flavia percorrendo San Lorenzo, via Garibaldi e piazza Pinelli.
[ Indietro ]
|