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Il Secolo XIX
Mercoledì 17 maggio 2000
Lettere al Decimonono
LA CANCELLAZIONE DEI RICORDI
Più volte mi è balenato il sospetto che esista da qualche parte un segreto
progetto per cancellare - anche fisicamente - il ricordo dell'architettura
razionalista genovese.
Villa Venturini di Daneri è stata sacrilegamente abbattatuta, il Mercato dei Fiori
pure, per fare posto al complesso texano-cafonesco di Corte Lambruschini, e già si
parla di radere al suolo anche il Mercato del pesce di piazza Cavour...
Ma forse, più probabilmente, si tratta di semplice - ma colpevolissima - negligenza
da parte della città e dei suoi governanti verso la nostra storia culturale e
architettonica. Il che è, se vogliamo, ancor più sconfortante.
E sempre per rimanere in tema di quanto grande sia la sensibilità collettiva verso
queste problematiche, mi permetto di portare all'attenzione il caso - a mio parere
paradigmatico - della Colonia di Montemaggio, interessante opera razionalistica di
Nardi Greco. Le condizioni generali sono di assoluta decadenza. In facciata, in bella
evidenza, infissi completamente fatiscenti lasciano esposti i vani interni alle
intemperie (ma costa poi così tanto almeno sostituire i vetri rotti?).
La Colonia risulta affidata ad una cooperativa agricola zootecnica ed è - ad oggi
- utilizzata come stalla (!). Schizzi di letame e balle di fieno stridono non poco
con l'austera personalità dell'edificio, ed il palpabile disagio che si avverte non
è mitigato dal panorama mozzafiato che si gode tutt'attorno.
Che dire? Evidentemente è solamente il brutto quello che è più attrezzato a
perpetuarsi e rimanere.
E, allora, penso che in definitiva converrà adeguarsi in fretta a Madre di Dio e
al Grattacielo della Teti, alle Lavatrici e alla Diga.
Stefano Torello
Genova
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