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Lo Scarpone
N. 7 - Luglio 2006

MONTAGNE NOSTRE. A proposito di Alpi Liguri e Appennino settentrionale

Non è fuori luogo parlare di mare in un mensile di montagna se ciò riguarda il modo esatto in cui bisogna chiamare il versante dei monti che vi digradano. Del Mar Ligure riferisce qui Piero Bordo, socio genovese della Sezione di Bolzaneto. Motivo? L'errore di indicare come Tirreno questo lembo di Mediterraneo viene con frequenza commesso da divulgatori, scrittori, studiosi, giornalisti, cronisti sportivi, responsabili di associazioni ambientaliste, previsori meteo e pubblici amministratori. E l'errore riguarda anche il crinale principale delle Alpi Liguri e dell'Appennino settentrionale quando viene definito lo spartiacque tirrenico-padano. Al contributo di Bordo si accompagna un'analisi del professor Annibale Salsa, presidente generale del CAI.

Il Mar Ligure esiste!

Lo confesso, anch'io sono stato in passato tratto in errore. E con questo scritto spero di farmi perdonare. Negli ultimi anni avrei potuto collezionare un'infinità di casi in cui si è ignorata l'esistenza del Mar Ligure e forse ho sbagliato a non farlo. Ne cito comunque tre che meglio ricordo: lo studio di un laureato in una pubblicazione scientifica antropologica relativa alle Alpi Liguri, la didascalia di una foto del mensile "Qui Touring" del 2004 che definiva il monte Beigua "un balcone sopra il Tirreno"; e infine la goccia che ha fatto traboccare il vaso: nell'articolo 3 del "Disciplinare di produzione" predisposto dal comitato promotore per far ottenere il D.O.P al basilico genovese, è scritto che "la zona di produzione è delimitata al solo versante tirrenico del territorio amministrativo della Regione Liguria con delimitazione individuabile nello spartiacque".

Irrilevante sarebbe constatare che l'esistenza del Mar Ligure è ignorata dai consulenti dei coltivatori genovesi. Il guaio è che tale documento è stato approvato, in sequenza, da: Regione Liguria, Ministero dell'Agricoltura, Comunità Europea. Tale affermazione è poi stata veicolata dal telegiornale regionale della RAI e da chissà quanti altri media.

Il Mar Ligure non fa parte del Mar Tirreno. Il Mar Ligure e il Mar Tirreno hanno pari dignità; entrambi assieme a tanti altri mari fanno parte del Mediterraneo. Tralasciando le ragioni storiche che attestano che le coste abitate dai Ligures erano bagnate dal Mare Ligusticum - e quella dei Liguri Apuani era una delle tribù dei Liguri - geograficamente parlando i confini del Mar Ligure sono: a ovest una linea immaginaria che unisce Monaco a Capo Corso e a meridione il parallelo (43° N) che da Capo Corso, passando a sud dell'Isola Capraia, arriva alla costa toscana in corrispondenza del promontorio che chiude a nord il Golfo di Baratti. Questi confini sono stati stabiliti da accordi tra organizzazioni internazionali e sono riscontrabili sulle pubblicazioni dell'International Hydrografic Bureaux di Montecarlo (Special pubblication n 23 "Limits of oceans and seas" - 2001 - IHB di Montecarlo).

I versanti marini delle Alpi Liguri e dell'Appennino Settentrionale sino all'altezza del Golfo di Baratti, devono pertanto essere definiti liguri o ligustici.

Piero Bordo
Anag - Sezione di Bolzaneto (Genova)

Le origini del termine, i confini geografici

Il termine "ligure" è un etnonimo (designa cioè la popolazione storica, corrispondente oltre che all'attuale Liguria amministrativa, anche alle province del basso Piemonte, alle alte valli emiliane piacentino-parmensi, alla Lunigiana storica, al territorio monegasco senza soluzioni di continuità). Il termine "ligustico" è parola latina diffusa con l'espansione dell'Impero romano e che si riferiva al mare tra il Varo di Nizza e l'Arno, alle Alpi sui due attuali versanti (rivierasco di Ponente e Cuneese - Monregalese, abitati dai Ligures comati o capillati).

Con l'avvento della Repubblica di Genova il Mare Ligustico diventa "Mare di Genova" (con le rispettive Riviere di Genova) riducendo l'estensione a W ed E dalla Rocca di Monaco (Capo d'Aglio/Cap d'Ail) a Bocca di Magra e successivamente a Porto Venere (tanto è vero che il Golfo della Spezia, purtroppo, viene definito dalla Marina militare come Alto Tirreno).

Con la caduta della Repubblica aristocratica di Genova (la Superba) e l'avvento della Repubblica democratica ligure (napoleonica), il termine storico-etnografico "ligure" ritorna in auge al posto del termine politico-amministrativo "genovese", che sotto la Superba indicava tutti i sudditi della Repubblica e non solo gli abitanti del Genovesato: da qui la questione di Colombo suddito della Repubblica e non necessariamente genovese di Genova (neanche di Savona, annessa alla Repubblica nel 1528!) ma più probabilmente della corsa Calvi, civitas fidelissima, pur con gli ascendenti familiari della chiavarese Fontanabuona (Moconesi).

Mi scuso per le divagazioni "colombiane", ma il problema deve essere posto a tutti i livelli proprio in quanto anche il termine "tirrenico" è un etnonimo che deriva da "Tirrenia", terra dei popoli tirrenici con cui i Liguri non avevano niente a che fare.

Riepilogando, l'attuale estensione al golfo di Baratti della denominazione di Mar Ligure è giustificata sotto il profilo convenzionale, anche se da un punto di vista etnografico (e morfologico) io rimango dell'avviso che il Mar Ligure sia una sorta di triangolo i cui vertici sono Capo Corso, Cap d'Ail e il promontorio di Monte Marcello. Oltre Magra, infatti, la costa non ha più caratteristiche liguri essendo prettamente tirrenica (piatta e sabbiosa con il sistema montuoso ritratto nelle Apuane, che non sono Alpi ma Monti Apuani o Panie: almeno a livello CAI dovremmo esprimerci così per evitare fraintendimenti).

Inoltre, a partire da Marinella di Sarzana, anche il paesaggio cultural/naturale non è più ligure poiché iniziano le pinete costiere a Pino domestico (Pinus Pinea) che in Liguria non è naturale ma introdotto in pochi esemplari in prossimità delle case coloniche per l'approvvigionamento dei pinoli con cui fare il pesto! Pertanto i quattro comuni amministrativamente "liguri" di Sarzana, Santo Stefano Magra, Castelnuovo Magra ed Ortonovo sono - dantescamente parlando - ciò che "Toscana non è più, ma Liguria non ancora".

Annibale Salsa
Presidente generale del Club Alpino Italiano

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