Anche la circoscrizione dimentica il «suo» metròNella seduta del consiglio di circoscrizione Centro Ovest del 27 aprile scorso, è stato deliberato con votazione a maggioranza di centro sinistra, il prolungamento fino alle 24 nei giorni festivi del «servizio» della metropolitana da Brin a De Ferrari. Tuttavia, la metropolitana genovese non effettua nessun servizio per i sampierdarenesi perché è arcinoto che la popolosa e super congestionata Sampierdarena è stata scippata del progetto originario che prevedeva le stazioni di Montano, Scassi e San Benigno. In particolare, dato che per poterne usufruire, i cittadini dovrebbero sobbarcarsi l'onere e la «beffa» di un viaggio aggiuntivo fino a Certosa o fino a Di Negro, ritengo che per Sampierdarena, anziché parlare di «servizio» di metropolitana, si dovrebbe più coerentemente parlare di «costosissimo disservizio». Ma il «salasso» per i cittadini deriva soprattutto dall'ammontare dell'enorme disavanzo di bilancio che giorno dopo giorno si accumula per la fallimentare gestione della metropolitana genovese. Una voragine, che sembra essere causata principalmente dell'esorbitanza dei costi dei fattori d'esercizio che, tuttavia, nessuno pensa di dovere ammortizzare aumentando gli utenti. Ovvero andando a servire i quartieri popolosissimi che ne avrebbero maggiore bisogno, come è appunto il caso di Sampierdarena, per la quale, è bene ricordarlo, a Di Negro esiste già un primo tronco realizzato, ma poi inspiegabilmente abbandonato. Sicché oggi, i sampierdarenesi, possono vantarsi a pieno titolo d'essere simultaneamente «derubati e salassati», dato che della metropolitana, loro devono subirne soltanto i disagi e gli esorbitanti costi. E non si dica che a Sampierdarena la metropolitana non serve, in quanto sarà sostituita dai treni, perché ho il forte sospetto che quello ferroviario sarà un ulteriore, nuovo, costosissimo «disservizio» che intralcerà il già difficoltoso traffico su rotaia che, invece, in previsione dell'espansione portuale avrebbe bisogno di essere alleggerito dagli intralci d'ogni genere. Pertanto ritengo che, prima di estendere l'attuale «disservizio» della metropolitana fino alle ore 24, occorrerebbe effettuare un «serio studio di settore» che ne dimostri l'effettiva opportunità e che, finalmente, informi i cittadini genovesi su quanto ammontano gli esorbitanti costi di gestione, già alle attuali condizioni d'orario. dott. Angelo Messina [ Indietro ] |