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Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXIII - N. 5 ● 31 maggio 2005
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La curiosità
Il progetto del metrò degli anni Venti
Nel 1924 i lavori erano già cominciati:
si indaga sul perché furono
sospesi.
Chissà che sorpresa per Stefano Massa, professore di italiano e storia
a Chiavari, trovare sul numero di gennaio del 1924 del settimanale
"L'illustrazione del Popolo", supplemento del quotidiano
torinese "La Gazzetta del Popolo", un ampio servizio sulla
metropolitana di Genova! In realtà Massa cercava notizie sul Genoa,
che quell’anno vinse lo scudetto, ma ha scoperto tutt’altra cosa.
L’articolo fornisce i dettagli del progetto di inizio secolo e annuncia
che entro la fine del 1930 l'opera sarebbe stata conclusa. Il progetto
era già approvato e finanziato: il primo tronco, da San Pier d’Arena a
Piazza De Ferrari, avrebbe dovuto essere inaugurato nel 1927 mentre il
termine dei lavori «per l'esercizio completo» era previsto nel 1930. Tra
le altre cose si legge che «la metropolitana, la prima aperta
all'esercizio in Italia, sarà dotata di vetture più ampie e più celeri
di quelle attualmente in uso nelle grandi metropolitane delle capitali
estere. Come è facile pensare la metropolitana ha per Genova una
importanza eccezionale».
I lavori erano iniziati nel 1923, i progettisti erano Emilio Rava e il
marchese Stefano Cattaneo Adorno, e il costo dell'impresa era stato
preventivato in 120 milioni. «La metropolitana sarà tutta sotterranea -
continua l'articolo - spesso a quota inferiore al livello del mare. Avrà
un percorso complessivo di 16 chilometri con un capolinea e diverse
stazioni intermedie congiunte mediante scale esterne coi centri più
importanti della città e quindi in diretta comunicazione coi punti
vitali del traffico e con i capisaldi delle reti ferroviarie e tranviarie
e delle funicolari».
Il metrò progettato presentava un percorso molto più articolato di
quello attuale, con varianti più ardite. Nel progetto si specifica
ancora che il metrò avrebbe corso su due binari, che i treni avrebbero
potuto contare su tre vetture motrici capaci di garantire una capienza
complessiva di 500 persone e con partenze cadenzate a distanza di cinque
minuti una dall'altra.
Ma la cosa non finisce qui: infatti il prof. Massa cercherà di svelare
il mistero dell'interruzione dei lavori.
Tratto liberamente dalla pagina Internet
http://www.itchiavari.org/metro01.html
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