Tredici anni sono passati, la causa non si è risolta tanto che è finita tra quelle affidate alle sezioni stralcio del tribunale civile attivate un anno fa per cercare di smaltire gli arretrati. Una causa ricca di pagine e di marche da bollo alle quali, ieri mattina, si sono aggiunte quelle apposte dall'avvocato Saura Contestabile, che assiste la decina di aziende artigiane, specializzate nel settore della marineria, con sede al Cembalo. «Ci siamo inseriti nella causa - ha spiegato la Contestabile - per chiedere anche noi di definire una volta per tutte la proprietà di quell'area dalla quale le aziende, secondo il Comune, devono essere sfrattate. Sfratti sui quali il pretore si è già espresso almeno dieci volte, dicendo no alle richieste del Comune che è stato ritenuto non titolato ad agire perché non è il proprietario». L'inserimento delle dieci aziende ha provocato la decisione del giudice Russo di riservarsi sulla decisione di merito, rinviando poi la discussione all'udienza del prossimo 23 giugno. «Noi - ha aggiunto l'avvocato - abbiamo anche chiesto l'applicazione di un recente pronunciamento che ha costretto il Comune di Albenga a pagare i danni per una causa simile e la conseguente applicazione dei parametri decisi in quella sentenza anche a Genova. Se il giudice dovesse darci ragione, beh sarebbero danni per decine di miliardi che il Comune di Genova dovrebbe pagare alle aziende che vuole sfrattare da un'area che non è sua e nei confronti delle quali non rispetta i precedenti pronunciamenti del pretore». La decisione del tribunale civile, sezione stralcio, avrà quindi una valenza
importantissima in quanto stabilirà chi è il proprietario della zona per la quale
sono in causa il Comune contro ministeri vari e, soprattutto, dirà una parola
definitiva sul fronte dei progetti di recupero edilizio inerenti alla zona. Ma. Zin. [Massimo Zinola] [ Indietro ] |