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Corriere Mercantile
Domenica 28 luglio 2002

LETTERE AL DIRETTORE

BOTTA E RISPOSTA SUL NUOVO CASO

La Riviera non è romagnola
ma ha il sapore della Liguria

Assieme ad alcuni soci del nostro gruppo culturale, ho notato che, da un paio d'anni a questa parte, nel periodo estivo, nell'ambito della rubrica "Costume e Società" inserita nel telegiornale delle 13 su Raidue, spesso e volentieri, un intervistatore descrive le località del litorale romagnolo, illustrando giochi, specialità culinarie, attrazioni, musiche, feste e via magnificando.

A parte il fatto che le regioni sono 20, e per la par condicio sarebbe più legittimo fare propaganda turistica anche alle altre regioni, ciò che stona e ci ha lasciato perplessi, è che l'intervistatore di turno, man mano che procede nel suo "magnifice loquit", intercala il suo dire con il termine "riviera romagnola".

I casi sono due: o si ignora il significato di tale termine o si fa finta di non conoscerlo. Senza dilungarmi in spiegazioni e prove in merito, posso tranquillamente affermare che le Riviere sono esclusivamente quelle liguri e la Gardesana, dove ritengo che i paesaggi, la cucina e, perché no? anche la cultura e il folclore, possano catturare l'attenzione di "Costume e Società". L'etimologia e la consuetudine, hanno coniato inoltre altri toponimi riguardanti specifiche località; toponimi che sono entrati nel linguaggio comune; quali: Lido di Camaiore, Marina di Massa, Lido di Jesolo, Lido di Ostia, Costiera Amalfitana, Marina di Cammarota, Costa Smeralda, spiaggia di Mondello, ecc.

Certo, ogni località ha il suo fascino, i suoi prezzi e i suoi servizi, ma qui occorrerebbe affrontare un altro discorso. Concludo ricordando che il termine - riviera - sta ad indicare una costa in pendio, di mare o di lago, con vegetazione mediterranea, rocce, scogli e acque spesso frangenti, che diventano profonde pochi metri dopo la riva; mentre il litorale, nel caso specifico quello Romagnolo, è una striscia pianeggiante più o meno estesa di arenile, con mare poco profondo per decine e decine di metri.

Rimane pertanto il fatto che, in detta rubrica, oltre ad usare impropriamente il termine "riviera" non si evidenziano le località turistiche italiane, con la frequenza usata per quelle ubicate nel suddetto litorale.

ROBERTO DELLA VEDOVA

La Baia del Silenzio a Sestri Levante, uno dei gioielli che caratterizzano la Riviera ligure


RISPONDE MIMMO ANGELI

Non è facile controllare quanto si dice in televisione. Meglio lasciare perdere perché inesattezze e strafalcioni sono all'ordine del giorno.

  

Lei ha ragione quando asserisce che la riviera vera da cui prende il nome la parola è quella ligure. Lo dimostrano i fatti, è bene sottolinearlo, anche il buonsenso. Ma ormai questo mondo dominato dall'immagine e dal consumismo tollera tutto e unisce in un gran polverone cose vere con quelle false. E' difficile riuscire a estrapolare quella genuità che, un tempo, era legata appunto ai prodotti, alle radici, ai costumi alle tradizioni.

Il caso del pesto ligure ci sembra emblematico. Ma non è il solo caso in commercio. Basta dare un'occhiata ai vini per capire in che mondo viviamo. Coraggio. Bisogna avere tanta pazienza e buona volontà nel sopportare questo scempio quotidiano. È bene però far sentire la voce di chi crede ancora nei valori.

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