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Provincia di IMPERIA

AIROLE - Fondato nel secolo XIV° sulle terre donate da un nobile di Ventimiglia al Priore della Certosa di Pesio. Acquistato da Ventimiglia nel 1435, rimase nella sua giurisdizione fino al 1793, quando divenne Comune autonomo.

APRICALE - Compreso nel Marchesato di Dolceacqua, appartenne ai Conti di Ventimiglia che verso la fine del XIII° secolo lo vendettero ai Doria.

AQUILA di ARROSCIA - Compreso nel Marchesato di Clavesana, fu acquistato dalla Repubblica di Genova sul finire del XIV° secolo.

ARMO - Fu uno dei borghi che nel 1233 costituirono la Pieve di Teco. Nel 1512 passò sotto la giurisdizione della Repubblica di Genova.

AURIGO - Appartenne ai Conti di Ventimiglia, signori del Maro. Passò poi ai Lascaris ed infine ai Savoia che lo diedero in feudo ai De Gubernatis.

BADALUCCO - Appartenne ai Conti di Ventimiglia che lo cedettero alla Repubblica di Genova nel 1259.

BAIARDO - Appartenne al Conte Oberto di Ventimiglia che nel 1130 giurò fedeltà alla Repubblica di Genova. Nei primi anni del XIII° secolo passò ai Marchesi di Ceva e di Clavesana che lo vendettero alla Repubblica di Genova nel 1259.

BORDIGHERA - Inizialmente fu un Borgo soggetto a Ventimiglia. Nel 1471 i suoi abitanti fondarono un villaggio fortificato, chiamato Bordighetta che si rese autonomo nel 1686 e costituì insieme ad altri centri la "Repubblica degli Otto Luoghi" che venne sempre rispettata dalla Repubblica di Genova, fino all'avvento napoleonico.

BORGHETTO d'ARROSCIA - Insieme ad altri centri della Valle d'Arroscia, costituì nel 1233 la "Pieve di Teco". Nel 1512 passò alla Repubblica di Genova.

BORGOMARO - Appartenne ai signori del Maro, ramo dei Conti di Ventimiglia. che nel 1455 lo vendettero ai Lascaris di Tenda che diventarono vassalli di Emanuele Filiberto di Savoia che acquistò il feudo nel 1573 insignendoli del titolo di Marchesi nel 1590.

CAMPOROSSO - Fu uno dei borghi che, staccatosi da Ventimiglia, costituì nel 1686 la "Repubblica degli Otto Luoghi".

CARAVONICA - Feudo minore dei Conti di Ventimiglia, nel 1233 costituì con altri borghi la "Pieve di Teco", passata alla Repubblica di Genova nel 1512.

CARPASIO - Appartenne ai Conti di Ventimiglia, seguendo le sorti della Signoria del Maro. Retto da propri Statuti dal 1423, fu poi feudo dei Lascaris di Tenda nel 1455 e dei Savoia ne1 1573.

CASTELLARO - Fu feudo dei Marchesi di Clavesana che lo vendettero alla Repubblica di Genova nel 1228.

CASTEL VITTORIO - Feudo dei Conti di Ventimiglia, fu venduto alla Repubblica di Genova nel 1261.

CERIANA - Compreso nei feudi dei Conti di Ventimiglia, fu acquistato dai Vescovi di Genova nel 1045 e nel 1353 passò sotto la giurisdizione della Repubblica di Genova.

CERVO - Appartenne ai Marchesi di Clavesana che nel 1204 vendettero il castello alla Repubblica di Genova, che nel 1239 lo fortificò e nel 1425 lo trasformò in Podesteria con diritto di amministrarsi con propri statuti.

CESIO - Appartenne ai Doria, signori del Maro e nel 1233 fu uno dei borghi che costituirono la "Pieve di Teco".

CHIUSANICO - Appartenne ai Vescovi di Albenga che nel 1295 lo vendettero ai Savoia.

CHIUSAVECCHIA - Appartenne ai Vescovi di Albenga che lo cedettero ai Doria nel 1295. Pervenne poi ai Savoia che lo dettero in feudo ai Cernuschi ed ai Giovannini.

CIPRESSA - Si resse con propri statuti risalenti al 1277, restando estraneo al dominio dei Quaranta, Signori di Lenguèglia, che avevano trasformato questo feudo in una potente Signoria legata alla Repubblica di Genova fin da1 1199.

CIVEZZA - Fondato da profughi veneziani nel XII° secolo, appartenne ai Marchesi di Clavesana che lo vendettero alla Repubblica di Genova ne1 1228. Nel 1564 fu saccheggiato ed incendiato dai pirati di Dragut.

COSIO d'ARROSCIA - Feudo dei Marchesi di Clavesana, fu uno dei borghi che nel 1233 fondarono la "Pieve di Teco", passata definitivamente alla Repubblica di Genova nel 1512.

COSTARAINERA - Segui le sorti del territorio compreso nella Signoria (poi Contea) della Lenguèglia, dominio dei Quaranta, vassalli dei Marchesi di Clavesana nel XII° secolo, legati alla Repubblica di Genova fin dal 1199.

DIANO ARENTINO - Feudo dei Marchesi di Clavesana, nel 1228 fu venduto alla Repubblica di Genova.

DIANO CASTELLO - Feudo dei Marchesi di Clavesana, nel 1172 si riscattò costituendo un libero Comune, che rimase al centro della vita politico - amministrativa della Valle di Diano. Nel 1199 si alleò con la Repubblica di Genova, conservando i propri statuti e nel 1284, nella battaglia della Meloria, contro Pisa, diede un valido aiuto, ricevendo dalla Repubblica il titolo di Città con l'appellativo di Magnifica.

DIANO MARINA - Luogo di sosta lungo la via Giulia Augusta, fu nel Medioevo il centro marittimo della Valle ed appartenne ai Marchesi di Clavesana che lo vendettero alla Repubblica di Genova nel 1228.

DIANO SAN PIETRO - Feudo dei Marchesi di Clavesana, fu venduto alla Repubblica di Genova nel 1228.

DOLCEACQUA - Feudo dei Conti di Ventimiglia, nella seconda metà del XIII° secolo fu acquistato da Oberto Doria (il futuro vincitore della Meloria). Travagliato dalle lotte fra Guelfi e Ghibellini e dalle rivalità tra i Doria e i Grimaldi di Monaco, nel 1524 si mise sotto la protezione dei Savoia che, nel 1652, lo eressero a marchesato.

DOLCEDO - Appartenne ai Marchesi di Clavesana, dai quali si affrancò, formando la Comunità di Porto Maurizio, sotto la protezione della Repubblica di Genova nel 1228. Nel 1613 usci dall'alleanza, ottenendo un'autonomia comunale.

ISOLABONA - Feudo dei Doria, Signori di Dolceacqua, nel 1290 si fuse con APRICALE, distaccandosene poi nel XVI° secolo.

LUCINASCO - Compreso nel territorio del Maro, seguì le vicende storiche di questa Signoria, eretta in Marchesato dai Savoia nel 1590.

MENDATICA - Feudo dei Marchesi di Clavesana, fu uno dei borghi che nel 1233 costituirono la "Pieve di Teco", passata alla Repubblica di Genova nel 1512.

MOLINI di TRIORA - Seguì le vicende storiche di TRIORA che, dai Conti di Ventimiglia, passò alla Repubblica di Genova nel 1261.

MONTALTO LlGURE - Feudo dei Conti di Ventimiglia, fu venduto alla Repubblica di Genova nel 1259.

MONTEGROSSO PIAN LATTE - Feudo dei Marchesi di Clavesana, nel 1233, insieme ad altri borghi, costituì la "Pieve di Teco", che passò alla Repubblica di Genova nel 1512.

OLIVETTA SAN MICHELE - Nel XII° secolo fu feudo dei Conti di Ventimiglia e nel secolo XVI° dei Vescovi di Grasse.

OSPEDALETTI - Fondato sul luogo dove probabilmente sorgeva un Ospedale dei Cavalieri di Rodi (XIV° secolo), fu una frazione di Colla o Coldirodi, Comune che si era costituito dopo il distacco da Sanremo.

PERINALDO - Fondato nel secolo XI° e feudo dei Conti di Ventimiglia, fece parte della Signoria dei Doria di Dolceacqua. Nel 1524 passò al Piemonte.

PIETRABRUNA - Appartenne al Comitato di Albenga e fu poi possesso dei Marchesi di Clavesana che nel 1162 lo assegnarono ai Quaranta, Signori di Lenguèglia. Verso la fine del XII° secolo fu acquistato dal Comune di Porto Maurizio ed incluso nel Terziere di Dolcedo. Nel 1613 se ne separò, diventando Comune autonomo.

PIEVE di TECO - Fondato nel 1233 dagli abitanti della Valle di Arroscia sul territorio appartenente ai Marchesi di Clavesana. Venne acquistato dalla Repubblica di Genova ne1 1386. Nel 1462 fu occupato provvisoriamente da Francesco Spinola che vantava crediti dalla Repubblica di Genova. Nel 1512 passò definitivamente alla Repubblica di Genova.

PIGNA - Appartenne prima ai Conti di Ventimiglia, poi nel 1262 passò ai Conti di Angiò e di Provenza. Ne1 1388, compreso nel Contado di Nizza, pervenne ai Savoia. Nel secolo XVII° passò efinitivamente alla Repubblica di Genova.

POMPEIANA - Feudo dei Marchesi di Clavesana, nel secolo XII° fu incluso nella Signoria della Lenguèglia. Nel 1473 fu in parte venduto agli Spinola che successivamente lo cedettero ai Marchesi Gentile che ne furono proprietari fino al XVIII° secolo.

PONTEDASSIO - Appartenne ai Vescovi di Albenga che nel 1298 lo vendettero ai Doria. Nel secolo XV° divenne il centro più importante della Castellania di Bestagno. Passato ai Savoia fu dato in feudo agli Amoretti ed ai Gabutti.

PORNASSIO - Notevole centro medioevale, nel 1274 divenne possesso della Repubblica di Genova e feudo degli Scarsella. Fu oggetto di secolare contesa tra la Repubblica ed i Savoia ai quali infine pervenne nel 1735.

PRELÀ - Nel XII° secolo possesso dei Marchesi di Clavesana, passò ai Conti di Ventimiglia nella prima metà del secolo XIII°. Poi passò ai Grimaldi, ai Doria, ed ai Lascaris ed infine ai Savoia nel 1576.

RANZO - Fu feudo dei Marchesi di Clavesana che nel 1386 lo vendettero alla Repubblica di Genova.

REZZO - Nel 1142 feudo dei Marchesi di Clavesana e passò alla Repubblica di Genova nel 1343. Nel 1735 fu incluso nei feudi passati ai Savoia per il Trattato di Vienna.

RIVA LIGURE - Appartenne ai Marchesi di Clavesana e successivamente alla Repubblica di Genova e nel 1561 subì l'incursione dei pirati.

ROCCHETTA NERVINA - Era anticamente compreso nel comune di Saòrgio, possesso degli Angioini. Nel 1388 passò ai Savoia ed incluso nel Marchesato di Dolceacqua ed elevato a Contado nel 1652.

SAN BARTOLOMEO del CERVO - Fino al 1798 segui le vicende di Cervo, quando si staccò.

SAN BIAGIO della CIMA - Fu uno dei borghi che staccatosi da Ventimiglia costituì nel 1686 la Repubblica degli Otto Luoghi", che durò fino all'avvento di Napoleone.

SAN LORENZO al MARE - Fu fondato nel 1252 dal Comune di Porto Maurizio, per la difesa dei territori confinanti con i domini dei Signori della Lenguèglia. Nel 1613 divenne Comune autonomo.

SANREMO - Appartenne ai Conti di Ventimiglia ed ai Vescovi di Genova che lo vendettero nel 1297 ad Oberto Doria e Giorgio De Mari. Nel 1361 fu acquistato dalla Repubblica di Genova che dovette lottare a lungo con il Comune, che voleva difendere la sua autonomia, che contrastava con le esigenze strategiche della Repubblica che aveva necessità di difendere i suoi confini con la Francia. Nel 1753 passò definitivamente alla Repubblica di Genova.

SANTO STEFANO al MARE - Feudo dei marchesi di Clavesana, venne ceduta ai monaci di Santo Stefano al Mare. Nel 1254 passò alla Repubblica di Genova che lasciò in vigore gli statuti del territorio.

SEBORGA - Appartenne ai Conti di Ventimiglia. Nel 954 fu donato dal Conte Guido ai monaci dell'Abbazia di Lerino, che nel XVII° secolo aprirono una zecca. Nel 1729 venne acquistato da Vittorio Amedeo II° di Savoia.

SOLDANO - Fu uno dei borghi che nel 1686, resisi indipendenti da Ventimiglia, costituirono la "Repubblica degli Otto Luoghi", in vita fino all'avvento di Napoleone.

TAGGIA - Fece parte prima del Comitato di Albenga e dominio dei Marchesi di Clevesana. Passò poi, nel 1228, alla Repubblica di Genova, che le conservò ampie autonomie, regolate da Convenzioni, rinnovate dal 1241 al secolo XVIII°. ARMA, che è l'altro centro di tale territorio, ebbe a lungo vicende separate: fu feudo dei Conti di Ventimiglia che lo vendettero alla Repubblica di Genova nel 1259 e nel 1357 venne unito a TAGGIA.

TERZORIO - Feudo dei Marchesi di Clavesana, nel secolo XVIII° fu ceduto alla Repubblica di Genova.

TRIORA - Nel XII° secolo pervenne ai Conti di Ventimiglia che nel 1261 lo vendettero alla Repubblica di Genova che lo elesse a Podesteria. Fu terreno di scontri fra Guelfi e Ghibellini e fra la Repubblica di Genova ed i Savoia nel 1671.

VALLEBONA - Insieme agli altri borghi staccatisi da Ventimiglia, nel 1686, costituì la "Repubblica degli Otto Luoghi", che restò in vita fino all'avvento di Napoleone.

VALLECROSIA - Appartenne ai Conti di Ventimiglia, dai quali si affrancò nel 1686 per formare insieme ad altri borghi, la "Repubblica degli Otto Luoghi", che restò in vita fino all'avvento di Napoleone.

VASIA - Seguì le vicende storiche di PRELÀ, che aveva donato questo territorio ai monaci benedettini di Lerino nel 1191. Nel 1576 pervenne a Emanuele Filiberto di Savoia.

VENTIMIGLIA - Roccaforte dei Conti di Ventimiglia, una delle più potenti famiglie medievali della Liguria. Nei secoli XII° e XIII° difese la sua indipendenza da Genova. Nel 1261 fu divisa fra la Repubblica di Genova e la Provenza e fu relegata a città di confine ed abbandonata dai Conti di Ventimiglia, costretti a ritirarsi nei domini di Tenda e di Briga. Rimase stabilmente con la Repubblica di Genova, amministrandosi con propri ordinamenti. Subì per brevi periodi le alterne occupazioni degli Angiò, dei Grimaldi, dei Visconti e dei Savoia. Era uno degli avamposti fortificati della Repubblica di Genova.

VESSALICO - Feudo dei Marchesi di Clavesana, nel 1233 si uni ad altri borghi per formare la "Pieve di Teco", passata alla Repubblica di Genova nel 1512.

VILLA FARALDI - Feudo dei Marchesi di Clavesana, nel secolo XIII° passò alla Repubblica di Genova.

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