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Provincia di SAVONAALASSIO - Nel secolo XI fu feudo dei Benedettini della Gallinara poi del Comune di Albenga dal quale si emancipò all'inizio del XVI° secolo. Soggetto a frequenti incursioni dei pirati, nel 1521 si costruì delle mura di cinta. Nel 1528 partecipò con 18 galeoni, alleato con la Repubblica di Genova, alla guerra contro i Francesi. Nel 1540 il Senato della Repubblica di Genova diede ad Alassio una forte autonomia e lo eresse in Podesteria, dandole un forte sviluppo, con rapporti e scambi con la Spagna, la Germania e le Fiandre. Nel 1571 partecipò con una propria flotta alla battaglia di Lepanto. Nel 1625 fu sottomesso per breve tempo ai Savoia ma, ritornato libero, fu fedelissimo alla Repubblica di Genova fino all'avvento di Napoleone. ALBENGA - Fondata dai Liguri Ingauni, durante la Seconda Guerra Punica (III° secolo a.C.) fu alleata di Cartagine e base navale di Magone, fratello di Annibale, contro Genova alleata con Roma. Nel 181 a.C. fu conquistata dal proconsole romano L. Emilio Paolo che la eresse a Municipio romano. All'inizio del V° secolo fu distrutta dalle invasioni barbariche. Nel 415 fu ricostruita da Costanzo, generale di Onorio, e cinta di mura. Nel 451 divenne sede Vescovile. Nel 641 fu conquistata dai Longobardi di Rotari. Nel secolo VIII° divenne sede di Comitato sotto i Franchi. Nel 950 fu compresa nella Marca d'Italia e divenne possesso di Adelaide di Susa e quindi di Bonifacio di Vasto nel 1091, passando poi ai Marchesi di Clavesana. Dopo il Mille fu Comune indipendente e partecipò alle Crociate ed alle lotte per il predominio dei traffici del Tirreno. Si schierò con Savona, a fianco di Federico II°, contro la Repubblica di Genova e alla morte di Federico II° fu sottomessa alla Repubblica di Genova. Nel 1228 ebbe propri Statuti, ma fu conquistata dai Marchesi Del Carretto di Finale, poi dal 1335 al 1379 dai Visconti di Milano e dal 1396 al 1413 dai Francesi, sotto i quali il Comune vide la propria decadenza. Nel 1625 e nel 1746 fu occupata dai Savoia. ALBISOLA SUPERIORE - E' la romana ALBA DOCILIA, stazione sulla Via Iulia Augusta. Nel 641 fu distrutta dal longobardo Rotari. Ricostruito in territorio più interno, divenne feudo del Marchese Bonifacio del Vasto nel 1091 e successivamente dei Marchesi di Ponzone. Alla fine del XII° secolo fu divisa fra gli Aleramici, i Maloncelli ed i Doria. Nel secolo XIII° divenne Libero Comune e nel 1227 stipulò una Convenzione con la Repubblica di Genova e nel 1343 passò sotto la Podesteria di Varazze. Vi nacque il Papa Giulio II° (1443 - 1513). ALBISSOLA MARINA - Ebbe vicende comuni con ALBISOLA SUPERIORE di cui, fino al secolo XVI°, costituiva la parte occidentale, detta Borgo Basso. Costituitosi in Comune autonomo, ebbe un grande sviluppo grazie all'industria della ceramica, già presente nel secolo XVI°. ALTARE - Fu possesso dei Marchesi del Monferrato e la sua storia è legata allo sviluppo dell'industria del vetro, introdottavi dalla Francia nel secolo XI°. L'Università Vetraria resse il Comune con Statuti propri, riconosciuti dal Monferrato e dai Savoia fino al 1823. ANDORA - Nel 1091 fu possesso di Bonifacio del Vasto, dal quale passò ai Marchesi di Clavesana fino al 1228 quando pervenne alla Repubblica di Genova. Nel 1321 fu teatro di una battaglia fra Guelfi e Ghibellini, nella quale morì il ghibellino Vescovo di Albenga, Emanuele Spinola. ARNASCO - Seguì le vicende di Albenga. Nel 1236 fu diviso fra i Cazzulini di Albenga ed i Del Carretto di Balestrino. Fu compreso fra i feudi imperiali ed annesso, il 1735, al regno di Sardegna. BALESTRINO - Nel secolo IX fu possesso dell'Abbazia benedettina di San Pietro dei Monti. Nel 1091 passò a Bonifacio del Vasto e poi nel secolo XII° ai Del Carretto che vi costruirono un castello e che, manovrando abilmente fra la Repubblica di Genova ed i Savoia, ne conservarono l'investitura fino alla fine del 1700. Nel 1703 fu occupato dai Savoia e fu annesso al regno di Sardegna, quale feudo imperiale, con la pace di Vienna del 1735. BARDINETO - Nel 1091 fu possesso di Bonifacio del Vasto. Nel secolo XIII° fu ereditato dai Del Carretto di Balestrino e divenne un loro feudo e ne seguì le vicende. BERGEGGI - Appartenne ai Vescovi di Savona che, nel 992, fecero costruire un monastero nell'isola omonima, dove, secondo la tradizione, erano custodite le ceneri di Sant'Eugenio. Nei secoli X° ed XI°, grazie alla posizione ed alle fortificazioni, resistette bene alle incursioni saracene. Nel 1385 passò alla Repubblica di Genova che vi insediò una colonia di deportati. BOISSANO - Antico possesso dei Vescovi di Albenga, nel 1385 il Papa Urbano VI° lo cedette alla Repubblica di Genova, di cui seguì le sorti sotto la Podesteria di Pietra Ligure. Nel 1703 Fu occupato dagli Spagnoli. BORGHETTO SANTO SPIRITO – Fondato nel 1288 dal Comune di Albenga che, nel 1297, lo cinse di mura e ne fece un avamposto di difesa contro Loano, feudo dei Doria. Prese il nome dall'Ospizio monacale di Santo Spirito, istituitovi nel secolo XII°. Nella prima metà del 1300 passò sotto la Repubblica di Genova, seguendone le vicende. BORGIO VEREZZI - Antico possesso dei Vescovi di Albenga, subì per breve tempo il dominio dei Del Carretto. Nel 1385 il Papa Urbano VI° lo cedette alla Repubblica di Genova che lo eresse in Podesteria. BORMIDA - È citato nel 1549 in alcuni atti con i quali il Marchese Alfonso Del Carretto, Signore di Finale, concedeva alcuni privilegi alle popolazioni. Subì la dominazione spagnola e nel 1713 passò alla Repubblica di Genova. Verso la fine del 1700 si costituì in Comune autonomo. Durante la campagna napoleonica fu quasi interamente distrutto. CAIRO MONTENOTTE - Importante stazione romana sulla Via Iulia, da Vado a Tortona. Nel Medioevo subì l'invasione longobarda (641) e numerose incursioni saracene. Nel 1091 divenne possesso di Bonifacio del Vasto che vi fece costruire un castello. Nel secolo XII° passò ai Marchesi Del Carretto. Nel 1202 e nel 1214 alcune parti del feudo furono cedute alla Repubblica di Genova, mentre un'altra parte, nel 1332, fu assoggettata al Marchesato di Saluzzo. Nel 1339 tutto il feudo fu riunito sotto gli Scarampi di Asti, ai quali, nel 1419, fu confermato dal Marchese del Monferrato e nel 1431 dal Duca di Milano. Nel 1625 fu occupato dai Savoia e bombardato. Nel 1630 fu colpito gravemente dalla peste. Con la pace di Vienna del 1735, insieme ad altri feudi imperiali, fu annesso al regno di Sardegna. Nel 1796, Napoleone vi sconfisse gli Austro - Piemontesi. CALICE LIGURE – Nel 1091 divenne possesso di Bonifacio del Vasto, da cui passò ai Del Carretto di Savona, poi Marchesi di Finale, contro i quali si ribellò nel 1558. Dal 1598 al 1713 subì la dominazione spagnola, quando fu acquistato dalla Repubblica di Genova. CALIZZANO - Nel 1091 fu possesso di Bonifacio del Vasto. Passò poi ai Del Carretto e seguì le vicende del Marchesato di Finale. CARCARE - Nel 1091 appartenne a Bonifacio del Vasto e nel 1142 passò ai Del Carretto di Savona, poi Marchesi di Finale, dei quali ne seguì la sorte. CASANOVA LERRONE - Nel secolo X° era compreso nel Comitato di Albenga e nel 1091 divenne possesso di Bonifacio del Vasto. Fu ereditato dai Del Carretto che agli inizi del XIII° secolo lo vendettero ai Marchesi di Clavesana. Nel 1250 pervenne alla Repubblica di Genova. Nel 1443 fu feudo dei Conti della Lengueglia e nel 1663 dei Negroni. Nel 1763 - 64 fu il principale centro della sollevazione contro la Repubblica di Genova, per le eccessive imposizioni fiscali. CASTELBIANCO - Antico possesso dei Cepolla di Albenga, nel 1383 entrò a far parte del Marchesato di Zuccarello e poi dei Marchesi Del Carretto che, nel 1623, lo vendettero ai Savoia, nonostante la Repubblica di Genova vantasse un diritto di prelazione. Poco tempo dopo fu acquistato dalla Repubblica di Genova e ne seguì le sorti. CASTELVECCHIO di ROCCA BARBENA - Nel 1100 - 1200 fu un importante feudo dei Marchesi di Clavesana, ma perse importanza dopo la fondazione di Zuccarello, entrando a far parte di tale giurisdizione. Nel 1623 fu acquistato dai Savoia. Nel 1672 la Repubblica di Genova assediò il castello, costringendo i Piemontesi alla resa. Nel 1746 fu invece assediato dai Piemontesi ma, senza successo, durante la guerra di successione spagnola. CELLE LIGURE - Nel 1014 viene citato in un diploma di Enrico II°. Nel XII° secolo fu possesso di Ugo di Clavesana e diviso poi fra i Marchesi del Bosco, fino al 1182, ed i Marchesi di Ponzone. Poi pervenne per doti matrimoniali ai Doria ed ai Malocelli. Nel 1398 passò interamente alla Repubblica di Genova, compreso nella Podesteria di Varazze. Nel 1414 ottenne Statuti propri e sviluppò una notevole attività marinara e commerciale. Nel 1414 vi nacque Francesco Della Rovere, poi Papa Sisto IV°. CENGIO - Nel 1091 divenne possesso di Bonifacio del Vasto, dal quale, nel XII° secolo passò ai Del Carretto che vi costruirono un grande castello. Nel 1648 fu assediato dagli Spagnoli che danneggiarono gravemente il borgo ed il castello. Divenne poi feudo imperiale e con la pace di Vienna del 1735, fu annesso al regno di Sardegna. CERIALE - Antico possesso del Vescovo di Albenga, passò nel secolo XIV° alla Repubblica di Genova e fu governato da un Podestà. Nel 1563, per difenderlo dalle frequenti incursioni saracene, vi fu costruito un torrione, ma nel 1637 fu assalito dai pirati, saccheggiato ed incendiato. Nel 1764 partecipò alla sollevazione contro la Repubblica di Genova per le gravose imposte fiscali. CISANO sul NEVA - Nel 1091 divenne possesso di Bonifacio del Vasto da cui, nel secolo XII° passò ai Marchesi di Clavesana. Nel 1274 fu acquistato dal Comune di Albenga che lo fortificò. Alla fine del 1200 passò alla Repubblica di Genova. Nel XVII° secolo fu occupato dai Savoia e nel 1794 - 95 fu teatro di scontri fra Austriaci e Francesi. La località di CONSCENTE, nel 1308 fu data in feudo ai Cepollino, dai quali, nel 1531, passò ai Fieschi, nel 1547 ai Costa ed infine nel 1723 ai Del Carretto. COSSERIA - Dal 1091 possesso di Bonifacio del Vasto che nel secolo XII° lo passò ai Marchesi di Clavesana e successivamente ai Del Carretto. Nel 1262 Carlo d'Angiò occupò e presidiò il castello e fu assediato dai Genovesi per circa un anno. Nel 1536 fu demolito per ordine del Commissario imperiale. Nell'Aprile del 1796 truppe austriache e piemontesi furono assediate dai francesi che dopo tre giorni riuscirono a prevalere. DEGO - Nel 967 appare in un diploma di concessione di Ottone I°. Dal 1091 possesso di Bonifacio del Vasto. Nel 1142 fu ereditato dai marchesi Del Carretto che lo fortificarono ed ebbero una loro zecca. Nel 1214 si sottomisero alla Repubblica di Genova, conservando l'investitura del feudo, sul quale il Vescovo di Acqui mantenne il privilegio delle decime. Nel 1339 fu ceduto agli Scarampi. Nel 1350 ritornò ai Del Carretto e nel 1419 passò ai Marchesi di Monferrato. Nel 1625 fu occupato dai Savoia e con la pace di Vienna del 1735 fu annesso al regno di Sardegna. Nell'Aprile del 1796 fu teatro di una battaglia fra gli Austriaci e le truppe napoleoniche con circa 400 morti civili. La località BROVIDA, dal secolo XII° appartenne ai Del Carretto di Sessame che vi costruirono un castello. La località SANTA GIULIA, appartenne ai Vescovi di Acqui ed ai marchesi Del Carretto di Sessame (secolo XIII°). Elevato poi a baronia, fu feudo dei Moretti di Piana e dei Bussetti. ERLI – Possesso dei Marchesi di Clavesana, fu compreso nel Marchesato di Zuccarello, nel XIII° secolo. Nel 1623 fu venduto ai Savoia. Acquistato poi dalla Repubblica di Genova, ne seguì le sorti. Nel 1795 fu saccheggiato dai Francesi. FINALE LIGURE - Segnava il confine fra i Liguri Sabazi e quelli Ingauni. Compare nella storia del medioevo nel 967, nel diploma con il quale l'imperatore Ottone I° costituì la Marca Aleramica. Nel 1091 possesso di Bonifacio del Vasto. Nel 1142 fu ereditato dai Marchesi Del Carretto, ai quali, nel 1162, fu confermato dal Barbarossa. Negli anni 1190 - 93, gran parte del territorio fu ceduto al Comune di Savona. Con il territorio rimastogli i Del Carretto crearono il potente "Marchesato di Savona e di Finale" fino al 1451 che costituiva una spina nel cuore della Repubblica di Genova, di cui interrompeva i traffici ed i confini, nella Liguria Occidentale. Nel 1226, Federico II° confermò il feudo ai Del Carretto, che aveva la capitale a FINALBORGO. Nel 1290 e nel 1340 accettò le Convenzioni della Repubblica di Genova. Nel 1385 ci fu una sentenza arbitrale di Antoniotto I° Adorno, con la quale i Del Carretto ottennero una investitura parziale dei loro stessi feudi. La lite sfociò in una guerra (1447 - 48) che si concluse con l'incendio di Finalborgo e la vittoria della Repubblica di Genova, di cui i Del Carretto, accettarono la sovranità fino al 1496, quando Alfonso I°, ricorrendo all'Imperatore, riottenne da Massimiliano I°, la totale investitura del Marchesato, confermata, nel 1529, da Carlo V°. Nel 1558 ci fu una sollevazione popolare contro Alfonso II° Del Carretto e contro il suo successore che provocò nuove rivendicazioni della Repubblica di Genova e riconferme imperiali, finché il Governatore spagnolo di Milano fece occupare il Marchesato nel 1571 che passò alla Spagna nel 1602. Nel 1713 fu acquistato dalla Repubblica di Genova, confermato dalla pace di Aquisgrana del 1748, contro le rivendicazioni dei Savoia. GARLENDA - Nel 1091 fu data in possesso a Bonifacio del Vasto e nel 1142 fu ereditata dai Marchesi Del Carretto, i quali nel 1385 si fecero vassalli della Repubblica di Genova. Nel 1594 fu concesso ai Costa e nel 1717 passò ai Del Carretto di Balestrino. Divenne poi feudo imperiale ed annesso nel 1735 al regno di Sardegna. GIUSTENICE – Antico possesso dei vescovi di Albenga, nel 1385 fu ceduto, dal Papa Urbano VI°, alla Repubblica di Genova. Nel 1397 fu usurpato dagli Adorno. Dal 1448 al 1452 cadde sotto il dominio di Galeotto I° Del Carretto. Nel 1470 divenne feudo dei Doria e seguì le sorti della Repubblica di Genova. GIUSVALLA - Munito di un forte castello, nel 1091 divenne possesso di Bonifacio del Vasto Da cui passò, nel 1142, ai Del Carretto. Nel 1327 passò ai Marchesi di Ponzone, nel 1444 ai Marchesi del Monferrato e nel secolo XVI° agli Spinola ed ai San Martino di Agliè. Nel 1735 passò sotto il regno di Sardegna. LAIGUEGLIA - Fu compreso nel Comitato di Albenga ed ebbe Signori propri che nel 1162 ottennero dal Barbarossa l'investitura ed il titolo di Conti di Lenguèglia. Nel 1191 giurarono fedeltà alla Repubblica di Genova che concesse franchigie alla popolazione ed il privilegio di eleggersi un Podestà. Si staccò da ANDORA ed agli inizi del secolo XVI° divenne Comune Autonomo. Nel 1609 fu acquistato dalla Repubblica di Genova. LOANO - Nel secolo VIII° divenne feudo del Monastero benedettino di San Pietro in Varatella e tra i secoli IX° e X° subì frequenti incursioni saracene. Nel secolo XII° passò ai Vescovi di Albenga. Nel 1255 fu acquistato da Oberto Doria, il cui figlio Raffo, nel 1309, indusse gli abitanti a trasferirsi sulla riva del mare. Quando i Doria furono esiliati, nel 1342, Loano passò alla Repubblica di Genova. Nel 1477 fu restituita agli stessi feudatari Doria, ma Corrado III° Doria, nel 1555, la vendette ai Fieschi, ai quali fu confermata con diploma imperiale nel 1514. Nel 1547, dopo la congiura dei Fieschi, l'imperatore tolse il feudo a questi, ponendolo sotto la giurisdizione del Governatore di Milano ed assegnandolo successivamente a Gian Andrea Doria. Ai Doria che tennero Loano con il titolo di Principi, fu confermata l'investitura anche dal re di Sardegna, al quale era stato assegnato dall'imperatore Carlo VI° nel 1736. Nel 1795 vi si combatté la battaglia vittoriosa dei Francesi sugli Austro - Piemontesi. MAGLIOLO - Possesso dei Vescovi di Albenga, nel X° secolo fu compreso nella Marca Aleramica. Nel 1091 passò a Bonifacio del Vasto e nel 1142 ai Del Carretto di Finale, dei quali seguì le vicende storiche. MALLARE - Compreso nella Marca Aleramica, nel 1091 passò a Bonifacio del Vasto e nel 1142 fu ereditato dai Del Carretto. Nel 1393 fu ceduto ai Marchesi del Monferrato che a loro volta ne investirono i Del Carretto, Signori di Màllare. Nel 1536 tale investitura fu confermata anche dai Duchi di Mantova. Ma sul feudo ebbero giurisdizione i Cattaneo e gli Spinola. MASSIMINO - Compreso nella Marca Aleramica e citato nel diploma di Ottone I° del 967. Nel 1091 passò in possesso a Bonifacio del Vasto, dal quale passò ai Marchesi di Ceva. Nel 1393 passò ai Marchesi del Monferrato. Agli inizi del secolo XV° fu concesso ai Del Carretto di Finale. Passò poi sotto la Spagna e nel 1713 fu acquistato dalla Repubblica di Genova. MILLESIMO - Già abitato in epoca romana, compare per la prima volta in un diploma imperiale del 917. Fu compreso nella Marca Aleramica nel secolo X°. Nel secolo XI° decadde per le frequenti scorrerie dei Saraceni insediati a Cosseria e a Bagnasco. Nel 1091 passò a Bonifacio del Vasto e nel secolo XII° ai Del Carretto che nel 1206 accordarono particolari franchigie e privilegi alla popolazione, determinando la ripresa economica del Borgo che fortificarono e cinsero di mura, concedendo particolari Statuti che furono rinnovati ed ampliati nel 1240 e nel 1253. Nel 1263 passò al comune di Asti. Nel secolo XV° fu occupato dai Visconti di Milano e nel 1577 passò alla Spagna e poi all'Austria che nel 1735 lo cedette al regno di Sardegna alla Pace di Vienna. Nel 1796, dopo la battaglia di Montenotte, le truppe di Napoleone, sconfissero gli Austro - Piemontesi, costringendoli a ritirarsi a Cosseria. MIOGLIA - Nel 967, quando Ottone I° creò la Marca Aleramica, viene citato nel diploma originale. Nel 1091 passò a Bonifacio del Vasto, passando nel XII° secolo ai Marchesi Del Carretto, che nel 1223 stipularono una Convenzione con la Repubblica di Genova. Nel 1419 fu compreso nel Monferrato e nel 1431 fu occupato dai Duchi di Milano. Nel 1735, alla Pace di Vienna, fu annesso al regno di Sardegna e dato in feudo agli Scarnafigi. MURIALDO – Nel X° secolo fu possesso di Aleramo e nel 1091 passò a Bonifacio del Vasto, poi ai Marchesi di Ceva e ai Del Carretto dei quali ne seguì la sorte. NASINO – Già compreso nella Marca Aleramica, nel secolo XII° appartenne ai Marchesi Del Carretto di Balestrino che, nel 1202 stipularono una Convenzione con la Repubblica di Genova. Nel secolo XVI° fu feudo dei Doria e nel 1735 (alla pace di Vienna) fu annesso al regno di Sardegna. NOLI - È sorta in epoca pre-romanica e nel 217 a.C. fu distrutta dai Cartaginesi. Fu ricostruita da una colonia di Genovesi e nel 150 a.C., durante la Terza Guerra Punica, ottenne riconoscimenti dal Senato romano e fu costituita in Municipio. Nel 641 fu distrutta una seconda volta dai longobardi e fu ricostruita vicino al mare, arricchita di numerose torri, che servivano anche da abitazioni, per difesa contro le incursioni saracene. Nel 1097, partecipando alla Prima Crociata, ottenne numerosi privilegi politici e commerciali da Baldovino re di Gerusalemme, diventando una potenza marinara. Fu sede di Comitato dipendente da Savona e divenne feudo dei Del Carretto, ma nel 1187 si eresse a Comune Autonomo ed il 7 agosto 1192 si affrancò completamente dai feudatari e si costituì in REPUBBLICA di NOLI, arricchendosi con i traffici commerciali. Fu sempre governata da semplici Cittadini eletti da tutto il POPOLO, in un vero e proprio GOVERNO DEMOCRATICO, che escludeva Nobili e Vescovi. Si racconta che il POPOLO "bastonò" ben 4 volte i Vescovi perché volevano "intromettersi" nel Governo della Repubblica e per 4 volte dovettero "sopportare" la relativa "scomunica" papale. A tutti gli effetti, si può affermare che la popolazione di NOLI ha "anticipato" di secoli, senza spargimenti di sangue, né "odi di classe", quelle "conquiste" popolari che invece la Rivoluzione francese e quella sovietica hanno ottenuto con la VIOLENZA e MILIONI di MORTI! Difese la sua libertà, "confederandosi" con la Repubblica di Genova, con la quale combatté contro Pisa per il controllo del Tirreno e contro Venezia per la supremazia dei traffici nel Medio Oriente. Fu quindi sempre fedele ALLEATA della Repubblica di Genova, mantenendo la sua SOVRANITÀ ed INDIPENDENZA, retta dagli "STATUTI di NOLI", fino al 1797, che sono un vero e proprio "monumento ISTITUZIONALE e GIURIDICO", al quale ancora OGGI potrebbero attingere tantissimi moderni Stati! Nel 1239 ebbe il titolo di città e divenne sede di Diocesi. Nel Marzo del 1795 presso Capo Noli, la flotta inglese sconfisse quella francese. Nel 1797 la Repubblica di Noli insieme alla Repubblica di Genova, caddero sotto l'invasione napoleonica. Nel 1815, al Congresso di Vienna si decise di "annettere" la REPUBBLICA di GENOVA al regno di Sardegna, ma in nessun documento si parla anche della "annessione" della REPUBBLICA di NOLI il cui territorio ha quindi, TUTTORA, il DIRITTO INTERNAZIONALE, di "proclamarsi INDIPENDENTE"! ONZO - Dal 1091 possesso di Bonifacio del Vasto. Nel secolo XII° fu ereditato dai Marchesi di Clavesana che, nel 1393, lo cedettero alla Repubblica di Genova. Nel 1402 passò al Marchesato di Finale e poi ai Del Carretto di Zuccarello. Nel 1581 tornò definitivamente alla Repubblica di Genova. ORCO FEGLINO - Nel X° secolo era compreso nella Marca Aleramica e nel 1091 passò a Bonifacio del Vasto. Nel 1142 fu ereditato dai Del Carretto che vi costruirono un castello. Dalla seconda metà del secolo XVI°, fu sotto la Spagna, ma nel 1713 fu acquistato dalla Repubblica di Genova. ORTOVERO - Antico possesso dei Vescovi di Albenga che lo difesero dagli attacchi dei Marchesi di Clavesana. Nel 1341 fu concesso in feudo ai Cazzulino che, dopo dieci anni,lo cedettero al Comune di Albenga di cui seguì le sorti all'interno della Repubblica di Genova, contro cui insorse, nel 1763, per protesta contro le eccessive imposizioni fiscali. OSIGLIA - Nel X° secolo era compreso nella Marca Aleramica e dal 1091 appartenne a Bonifacio del Vasto, poi ai Del Carretto, Marchesi prima di Savona, poi di Finale dei quali seguì la sorte. PALLARE - Compreso nel Marchesato di Finale, dalla seconda metà del XVI° secolo fu sotto la Spagna. Nel 1713 passò alla Repubblica di Genova. PIANA CRIXIA - Forse di origine romana, agli inizi del X° secolo fu devastato dai saraceni. Compreso nella Marca Aleramica nel 967, divenne possesso di Bonifacio del Vasto nel 1091. Nel 1142 passò ai Del Carretto che vi costruirono un castello. Nel 1337 fu concesso dal Marchese di Saluzzo, agli Scarampi di Asti e nel 1419 fu ceduto al Monferrato. Quale feudo imperiale, fu annesso al regno di Sardegna nel 1735. PIETRA LIGURE - Nel III° secolo era già un Borgo popoloso e nel 641 subì le invasioni dei Longobardi e poi dei Franchi e nella prima metà del X° secolo le invasioni saracene. Fu poi possesso dei Vescovi di Albenga e munito di castello che fu motivo di contesa. Agli inizi del secolo XII° fu occupato dai Del Carretto di Finale, poi dalla Repubblica di Genova , poi dallo stesso Comune di Albenga, ma nel 1258 fu restituito al Vescovo. Nel 1385, il Papa Urbano VI°, lo cedette alla Repubblica di Genova che lo eresse in Podesteria. Nel 1419 fu conquistato dai Del Carretto di Finale alleati dei Visconti di Milano. PLODIO - Nei secolo XII° e XIII° appartenne al Marchesato di Millesimo, tenuto dai Del Carretto. Nel 1263 fu sottoposto al Comune di Asti. Nel 1639 fu occupato dai Savoia. Verso la fine del secolo XVII°, divenne Comune Autonomo. Nel 1735 fu annesso al regno di Sardegna. PONTINVREA - Antico Ponte dei Prati, fece parte del Comune di Pareto, fino al 1606, quando i Gonzaga, Signori del Monferrato, lo cedettero in feudo agli Invrea di Genova. Nel 1730, passò alla famiglia degli Imperiali. QUILIANO - Nel X° secolo fu compreso nella Marca Aleramica e nel 1091 divenne possesso di Bonifacio del Vasto che lo passarono in eredità ai Marchesi Del Carretto che, nel 1192 lo vendettero al Comune di Sorano. Nel 1407 ebbe propri Statuti con il diritto di eleggere un Podestà. Nel 1525 passò alla Repubblica di Genova e nel 1528 fu diviso in due parti, una sotto Sorano e l'altra sotto la Repubblica di Genova, ciascuna con un Podestà. Solo alla fine del XVIII° secolo fu riunito in una unica municipalità. RIALTO - Nel 1091 appartenne a Bonifacio del Vasto e poi ai Del Carretto e fece parte del Marchesato di Finale. Dal 1598 fu sotto gli Spagnoli. Nel 1713 fu acquistato dalla Repubblica di Genova. ROCCAVIGNALE - Nel 998 è citato come "Vineale" in un diploma imperiale. Appartenne ai marchesi Del Carretto che vi fecero costruire un castello e nel 1393, lo cedettero ai Marchesi del Monferrato, conservandone l'investitura. Nel 1735, quale feudo imperiale, venne annesso al regno di Sardegna. Nel 1799 fu quasi interamente distrutto dalle truppe napoleoniche. SASSELLO - Fondato dai Liguri Statielli, nel Medioevo subì le invasioni barbariche e nel 935 fu quasi interamente distrutto dai Saraceni. Fu poi compreso nella Marca Aleramica e nel 967 citato nel diploma di Ottone I°. Dal 1091 appartenne a Bonifacio del Vasto e poi ai Del Carretto. Nel XII° secolo passò ai Marchesi di Ponzone che nel 1290, lo cedettero ai Doria. Per la posizione strategica fu conteso dalla Repubblica di Genova e dai Savoia, dalla Spagna e dall'Austria. Nel 1611 i Doria lo vendettero alla Repubblica di Genova che gli concesse propri Statuti. Nel 1672 e nel 1747 fu occupato dai Savoia. SPOTORNO - Fu possesso dei Vescovi di Savona e dei Marchesi Del Carretto che nel 1192 rinunciarono ad ogni diritto. Nel 1227 fu interamente distrutto da Noli. Nel 1385 il Papa Urbano VI° lo cedette alla Repubblica di Genova che lo eresse in Podesteria, sviluppando notevoli attività commerciali con la Spagna e con la Francia. Nel 1582 ottenne Statuti propri denominati "Capitoli della Magnifica Comunità di Spotorno". STELLA - Nel X° secolo venne compreso nella Marca Aleramica e nel 1091 entrò in possesso di Bonifacio del vasto. Conteso poi fra Savona e la Repubblica di Genova, nel 1225 fu assalito dalle truppe genovesi. Solamente nel 1390 - 93, la Repubblica di Genova ne entrò in possesso acquistandolo dai vari feudatari. Nel secolo XV° fu sconvolto da cruente lotte con Albisola, per motivi territoriali che si conclusero nel 1482. Entrò a far parte della Podesteria di Varazze, ma con propri Statuti, confermati nel 1601 e nel 1607. STELLANELLO - Nel XII° secolo divenne feudo dei Marchesi Del Carretto che, verso la metà del secolo successivo lo cedettero ai Doria, entrando a far parte della Repubblica di Genova. Nel 1305 ebbe Statuti propri che affidavano l'Amministrazione pubblica e della Giustizia a Cinque Consoli, uno per Parrocchia, eletti dal Popolo. Compreso fra i feudi imperiali, con la Pace di Vienna del 1735, fu annesso al regno di Sardegna. TESTICO - Fu possesso dei Vescovi di Albenga che lo vendettero nel 1398 ai Doria. Entrato a far parte dei feudi imperiali, fu annesso al regno di Sardegna nel 1735. TOIRANO - Abitato in epoca assai remota (le grotte di Toirano), nel Medioevo appartenne ai Vescovi di Albenga, sotto i quali, tra il XII° e XIII° secolo, ottenne Statuti propri. Conteso fra i Marchesi Del Carretto di Finale e la Repubblica di Genova, nel 1385 il Papa Urbano VI° lo assegnò alla Repubblica di Genova di cui seguì le sorti. TOVO SAN GIACOMO - Antico possesso dei Vescovi di Albenga, nel X° secolo fu compreso nella Marca Aleramica e nel 1091 passò a Bonifacio del Vasto e nel secolo XII° ai Del Carretto marchesi di Savona e di Finale che fecero costruire un castello. Nel 1598 passò alla Spagna e nel 1713 alla Repubblica di Genova. URBE - Antico possesso dell'Abbazia di Tiglieto, fu una Corte del Contado di Acqui, donata al vescovo di Acqui nell'891. Viene citato in diplomi imperiali del 981 e del 1002. Seguì le vicende di Sassello, di cui fece parte fino al 1798. VADO LIGURE - Si sviluppò nel II° secolo a.C. come "Vada Sabatia", intorno ad un campo militare romano. Divenne Municipio romano ed importante nodo all'incontro delle vie consolari provenienti da Genova, da Tortona e dalla costa occidentale. Nel 641 fu distrutto dai Longobardi di Rotari. Rifiorì sotto i Franchi e dal secolo VI° al IX° fu sede vescovile. Fece parte dei possessi del Marchese Del Carretto e dei Marchesi di Ponzone, passando poi alla Repubblica di Genova, sotto la quale, eretto in Podesteria, il Porto ebbe un costante e forte sviluppo commerciale. Fu patria di Publio Elvo Pertinace, Imperatore romano nel 193 d.C. La località di SEGNO, munita di un castello più volte conteso, appartenne ai marchesi Del Carretto che, nel 1193, lo vendettero all Repubblica di Genova, insieme alla Valle di Vado. VARAZZE - Sorto sulla stazione romana "Ad Navolia", indicata sulla tavola Peutingeriana, appare citato come "Varagine" per la prima volta nel secolo X° e fu in ogni tempo, importante centro di costruzioni navali. Conteso fra il Comune di Savona e la Repubblica di Genova, fu feudo dei Marchesi di Ponzone e del Malacelli, i quali vendettero la loro parte alla Repubblica di Genova, rispettivamente nel 1202 - 1277 e nel 1290. Dal 1227 Comune Autonomo, nel 1343 fu eretto in Podesteria con ampia giurisdizione. Nel 1525 vi fu sconfitto e fatto prigioniero, Ugo de Mancoda, comandante la flotta di Carlo V°. Seguì le sorti della Repubblica di Genova, avendo regolato i suoi rapporti con precisi Statuti. Vi nacquero il Beato Jacopo da Varagine (1230-1298), autore della Legenda Aura ed il navigatore Lancillotto Maloncelli (secolo XIV°). VENDONE - Compreso nella Marca Arduinica, ebbe Signori propri, sui quali il Comune di Albenga, nel 1251, riaffermò la propria giurisdizione. Feudo "parziale" dei Marchesi di Clavesana e dei Vescovi di Albenga, tra il 1302 ed il 1311, fu ceduto al Comune di Albenga, sotto il quale seguì le vicende della Repubblica di Genova. VEZZI PORTIO - Fino al 1598 fece parte del Marchesato di Finale, passando poi alla Spagna. Nel 1713 passò alla Repubblica di Genova. VILLANOVA d'ALBENGA - Appartenne ai marchesi di Clavesana che, nel 1206, lo cedettero al Comune di Albenga, sotto il quale, fortificato, seguì le sorti della Repubblica di Genova. ZUCCARELLO - Fondato nel 1248 dalla popolazione della Valle del Neva e dai Marchesi di Clavesana , fu più volte conteso per la sua posizione strategica. Ceduto poi ai Del Carretto, questi ne fecero il centro di un loro Marchesato e nel 1623, lo vendettero ai Savoia, nonostante la Repubblica di Genova avesse un "diritto di prelazione" dal 1576. Confiscato dall'Imperatore Ferdinando II° e messo all'asta, fu acquistato dalla Repubblica di Genova, di cui seguì le vicende. [ Indietro ] |