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Una riflessione di Stendhal

Stendhal, pseudonimo di Marie-Henri Beyle, nacque a Grenoble nel 1783 e morì a Parigi nel 1841.

I suoi romanzi, tra i quali di fondamentale importanza "Il Rosso e il Nero", costituiscono il primo grande modello della narrativa realistica ottocentesca, che da epoche remote attingeva le tematiche più adatte a descrivere la contemporaneità ed i cui protagonisti erano dominati da un ardente volontà di affermazione personale e di fuga dalla grigia quotidianità.

Nel suo libro Mémoires d'un touriste del 1837 ha scritto la seguente riflessione.

Credevo che i genovesi amassero soltanto il denaro; amano anche, mi dicono, la loro indipendenza, formalmente promessa dagli inglesi e da Lord Bentinck quando, nel 1814, presero la città; e contano di riacquistarla alla prima convulsione dell'Europa. Questa riflessione politica me l'ha suggerita il fatto che sono stati obbligati a dare il nome di Carlo Felice al superbo teatro che si sono costruiti. Hanno comprato e demolito molte case per aprire un piazza davanti a questo teatro.

tratto da Giuseppe Marcenaro, Genova con gli occhi di Stendhal, Genova, 1984

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