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La Repubblica
Giovedì 4 maggio 2006
Pranzo reale da Guky
Euroflora, che nostalgia
Dal fior fiore della nobiltà ai fiori della Fiera
Angiolina Priod
C'è stato grande trambusto in questi giorni a palazzo Pallavicino, erano certo
più di vent'anni che la storica magione di piazza Fontane Marose non accoglieva
tanti ospiti, 400 circa, ma non proprio accalcati dato che il solo piano nobile
conta quasi mille metri quadri. Elisabetta Cauvin, direttrice di casa, deve
aver avuto il suo da fare perché tutto fosse in ordine, anche se il cocktail in sé
è opera di Capurro e i dolci di Romanengo. Beh, per i Savoia ci si poteva attendere
il rispetto della più rigida tradizione, anche se loro quanto a rispetto della
tradizione sono assai lacunosi. Domenico Pallavicino ignora, con il suo
perfetto aplomb, le contestazioni: i monarchici inviperiti per essere stati esclusi,
i convinti repubblicani a osteggiare l'invasore piemontese. Naturalmente questa fiera
delle vanità insieme ai convitati ha accolto gustosissime scenette di equilibrismo,
c'erano più arrampicatori lì che in una palestra di roccia, chi è riuscito a infilare
una battuta, chi ha carpito un sorriso, chi ha abbozzato un goffo inchino... e
l'incanutito sabaudo non ha deluso nessuno, sono tornati tutti a casa con la
convinzione di essere stati notati! Si sa, molti cedono alle lusinghe dei cortigiani,
e i re senza corona più degli altri.
Ma il più soddisfatto è stato di sicuro Guky Polleri che, oltre a primeggiare
nella serata e dopo, aveva avuto il giorno precedente 1a famiglia reale a pranzo nel
tinello, coronando così il sogno di una vita. Beh, chi si contenta gode!
(...)
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