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Corriere Mercantile Mercoledì 3 maggio 2006

PIAZZA FONTANE MAROSE

La protesta contro la festa

«Invece di fare feste i Savoia dovrebbero prima chiedere perdono per quello che il loro avo, Vittorio Emanuele II, ha fatto alla città». Non usa mezzi termini il Mil, il Movimento indipendentista ligure, per ricordare il saccheggio dell'aprile 1949 ordinato dall'allora sovrano e proporre una manifestazione di civile protesta in programma dalle 18 alle 23 in piazza Fontane Marose.

Gli aderenti al Mil saranno quindi piazza per contestare la visita dei Savoia, a Palazzo Pallavicino dove sarà organizzata una festa con circa 300 invitati. Particolarmente criticata è la possibile partecipazione alla festa delle autorità cittadine, ritenuta dal Mil un "tradimento" non solo del passato repubblicano di Genova, ma anche una contraddizione rispetto all'appartenenza politica di alcuni degli invitati, fra cui il sindaco Giuseppe Pericu.

«Sarà una protesta pacifica ma rumorosa - ha annunciato il presidente del movimento Vincenzo Matteucci - pentole usate come tamburi, fischietti e volantini per ricordare che i Savoia hanno con Genova un grosso debito e che, prima di entrare in città, dovrebbero chiedere scusa». L'episodio al quale si riferiscono gli indipendentisti è noto come il saccheggio di Genova «la città - spiega un documento del Mil - tentò nel 1849 di riprendersi la sua libertà ed indipendenza, ma il re Vittorio Emanuele II dei Savoia inviò a Genova, allora di circa 90 mila abitanti, trenta mila soldati sabaudi (un soldato ogni tre abitanti!) che la misero a ferro e fuoco con tre giorni di saccheggi».

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