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Decalogo degli scettici sulla festa della cosiddetta
"unità d'italia"
Da un'e-mail di iveneti.org del 16-3-2011
Nota: Ho eliminato alcune parti di politica attuale che
non contengono dati storici
La data del 17 Marzo per i festeggiamenti, è la meno opportuna.
- Il 17 Marzo del 1861 avvenne la proclamazione del Regno d'italia. Coloro che
combatterono e morirono in buona fede per liberare il sud dalla monarchia dei
Borbone, erano repubblicani e videro in questa proclamazione un vero e proprio
tradimento. La monarchia dei Savoia si è macchiata di crimini orrendi, ha portato
l'Italia a combattere due guerre mondiali inutili, ed è stata complice del regime
fascista. Celebrare Casa Savoia è veramente inopportuno per chi oggi crede nei
valori repubblicani e nella democrazia.
- Il Veneto al 17 Marzo 2011 non era parte dell'Italia, ma parte del Lombardo-Veneto.
Celebrare 150 anni di unità per quanto ci riguarda vuol dire non saper fare i conti
con i numeri, oltre che i conti con la Storia. Il regno d'Italia dichiarò guerra
all'Austria ma venne battuta dalle truppe austrovenete sia per terra, a Custoza,
che per mare, a Lissa, ma grazie all'alleanza con la Prussia ottenne di allargare
i propri confini. Il plebiscito che porto il Veneto a far parte dei domini dei
Savoia, attraverso la Francia, al quale era stato ceduto dall'Austria, fu una truffa
imposta con la violenza e sotto l'occupazione militare. Il Popolo veneto non ebbe
la possibilità esprimersi liberamente e i dati furono truccati, come dimostrato
dagli storici.
- Il Risorgimento fu un momento non univoco, con luci ma anche tante ombre. I
Garibaldini si macchiarono di massacri (Bronte per citare il più conosciuto), e
furono violate sistematicamente le norme del diritto internazionale. Questo
anniversario poteva servire a chiarire e a rendere omaggio ai tanti morti inutili,
in gran parte civili, dovuti alle guerre di conquista dei Savoia, ma per tutto
questo non si è trovato un minimo di spazio nelle celebrazioni ufficiali e nei media.
Nessuna possibilità di critica, chi non loda senza se e senza ma il Risorgimento
diviene automaticamente un traditore della Patria.
- L'Italia non è mai stata un paese unito, diviso ideologicamente, culturalmente
e territorialmente. In questi 150 anni si è cercato di cancellare le culture locali,
vera ricchezza che ha reso grande le civiltà dei popoli italici e del Popolo
veneto nella storia, per imporre una unica cultura, uniforme e uguale per tutti,
impoverendo di fatto tutti quanti e contribuendo a portare al degrado culturale
del quale siamo testimoni.
(... omissis ...)
La storia dei veneti dura più di 30 secoli, 150 anni di Italia (scarsi) sono
solo una triste parentesi. Meritiamo di più per noi e per il futuro dei nostri
figli, meritiamo di vivere in paese civile, meritiamo di vivere in un Veneto
indipendente nell'Europa dei Popoli.
Patrik Riondato
Presidente Movimento VENETI e fondatore Partito Veneto Stato
Movimento VENETI
via Monti 9
Montecchio Maggiore VI
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