Le tappe politiche del nazionalismo Basco
Abolizione dei privilegi doganali, di cui per secoli hanno goduto Biscaglia, Guipuzkoa e Alava, le tre province basche spagnole. Per la prima volta devono pagare imposte a Madrid e fare il servizio militare sotto la bandiera spagnola.
Nasce in Biscaglia, il Partito nazionalista basco (Pnv). Ma solo nel 1933 otterrà deputati al parlamento spagnolo.
Viene approvato, in piena guerra civile, il primo statuto di autonomia dei Paesi Baschi. Il Pnv si oppone ai franchisti, nasce il primo governo basco, L'anno dopo viene bombardata Guernica e il governo basco va in esilio in Francia.
Viene creata l'Eta (Euzkadi Ta Azkatasuna, Patria basca e libertà), ispirata ai movimenti rivoluzionari. Il primo attentato mortale viene fatto nel 1968. Cinque anni dopo viene ucciso l'ammiraglio Luis Carrero Blancoi, uomo forte del regime franchista.
Nasce Herri Batasuna, il broccio politico dell'Eta. L'anno dopo i nazionalisti moderati del Pnv conquistano la maggioranza assoluta dei seggi del parlamento basco.
Accordo di Lizarra fra i nazionalisti baschi per una soluzione negoziata del conflitto. L'anno dopo l'Eta annuncia una tregua unilaterale, che durerà fino al 28 novembre 1999.
I 14 deputati di Euskal Herritariok (Eh, espressione elettorale di Herri Batasuna) abbandonano il parlamento basco mettendo in minoranza il governo del Pnv, cui rimproverano di preferire l'autonomia all'indipendenza. Eh viene sconfitta alle elezioni del 13 maggio e passa da 14 a 7 deputati.
Il 29 giugno il 90 per cento dei deputati spagnoli vota a favore di un provvedimento che mira a mettere fuori legge Batasuna, accusato di appoggiare il terrorismo dell'Eta. [ Indietro ] |