Soldi in più a chi parla sardo
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L'Unione Sarda Martedì 2 luglio 2002

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Il caso. Rivoluzionaria richiesta del Comune sull'esempio di Valle d'Aosta e Trentino

Soldi in più a chi parla sardo

A Quartu indennità bilinguismo per i dipendenti comunali

QUARTU. Ci sono soldi per chi parla sardo negli uffici. Ancora una volta l'amministrazione comunale di via Porcu dà lezione a tutta l'isola. Per la prima volta in Sardegna un ente pubblico richiede l'indennità di bilinguismo per i suoi dipendenti: oggi il sindaco Davide Galantuomo renderà noto di aver avviato le procedure per il riconoscimento dell'indennità di bilinguismo ad alcuni impiegati che ne hanno fatto richiesta.

Per ora sono soltanto due del settore Cultura - Lingua sarda ma non è escluso che una volta disponibili i fondi le richieste degli impiegati comunali si moltiplichino. Gli interessati dovrebbero sostenere un esame di idoneità all'uso e poi seguire un corso di scrittura in "lingua sarda". Non si tratta di un esempio folkloristico di uso del sardo ma di seguire la via catalana della ricerca della lingua ufficiale. Già adesso gli sportelli aperti al pubblico sono obbligati a conoscere il sardo: la legge già prevede che un cittadino che dovesse fare una richiesta scritta o orale in lingua, il Comune è obbligato a rispondere in sardo. [il grassetto è mio, ndr]

Il progetto quartese, senza precedenti nell'isola, è stato reso possibile dalle modifiche intervenute al contratto nazionale di lavoro del comparto enti locali in seguito all'entrata in vigore della legge statale 482 del '99 che tutela le minoranze linguistiche storiche tra cui è compresa anche la lingua sarda.

   

Nelle cosiddette "code contrattuali" approvate qualche mese fa, le disposizioni contenute nel contratto, che originariamente prevedevano l'indennità per il personale pubblico operante in Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige, è stato esteso anche al personale delle aree dove si tutelano gli idiomi elencati nella 482  e quindi alla Sardegna. Secondo la stessa norma fondi per pagare i dipendenti devono essere reperiti dai rispettivi fondi di produttività e sono da negoziare all'interno dei singoli enti con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

Non è la prima volta che l'amministrazione comunale di Quartu si posiziona all'avanguardia nella valorizzazione della lingua sarda: è stato il primo ente locale a istituire un assessore specifico, a produrre documenti in "limba" e a sostenere corsi concorso in sardo.

Un grande contributo l'ha dato il dirigente del settore Cultura e Lingua sarda Giuseppe Corongiu, che ha richiesto al sindaco il riconoscimento dell'indennità per alcuni dipendenti del settore. Lo scopo della conferenza stampa di oggi è proprio quello di far conoscere l'iniziativa e sensibilizzare in questo modo le altre amministrazioni pubbliche sarde e gli altri impiegati pubblici interessati al riconoscimento della retribuzione "linguistica". Restano da stabilire, a cura delle singole amministrazioni, a meno che non intervengano altre norme statali o regionali, i criteri e le modalità per accedere a questa indennità. Nelle altre regioni si procede all'accertamento della padronanza della lingua tramite un esame. Viene poi rilasciato un patentino. Il settore Cultura e Lingua sarda dell'amministrazione di via Porcu è comunque a disposizione di chiunque, ente o singolo, voglia interessarsi all'argomento e approfondire le questioni tecniche e legislative.

Giovanni Manca di Nissa

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