[ Indietro ] FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU - SICILIA
INDIPINNENTI -Segreteria Nazionale- Comunicato Stampa 10 AGOSTO 1812. QUELLO SICILIANO FU IL PRIMO ED UNICO STATO PREUNITARIO CHE SI DOTÒ DI UNA COSTITUZIONE MODERNANell'ambito del proprio impegno di recuperare la "memoria storica" del Popolo Siciliano e nella ricorrenza del 193° anniversario di quell'evento, lu Frunti Nazziunali Sicilianu "Sicilia 'Ndipinnenti" ricorda che, appunto, il 10 agosto 1812, Ferdinando terzo, Re di Sicilia (lo stesso che in quanto Re di Napoli era Ferdinando quarto), approvò lo STATUTO COSTITUZIONALE del Regno di Sicilia, così come questo era stato elaborato e proposto (e voluto) dagli Indipendentisti Siciliani e dai migliori Giuristi. Si trattava della prima e dell'unica Costituzione, degna di tale nome, adottata da uno Stato pre-unitario. E che precedette di ben 36 anni il tanto decantato Statuto Albertino, che in realtà era piuttosto modesto e poco significativo rispetto all'evoluzione della Società, che intanto si era verificata in Europa e nel Mondo. Lo Statuto Albertino, com'è noto, sarebbe stato emanato dal Re piemontese Carlo Alberto di Savoia (in francese ed in italiano) soltanto nel 1848 e sarebbe stato successivamente persino il "vanto" del Regno d'Italia (1861), restando in vigore fino al Fascismo. Quella siciliana, dicevamo, era per l'epoca una Costituzione moderna che, fra l'altro - anche sulla base dell'esperienza consolidatasi in modo positivo in Gran Bretagna - prevedeva un Parlamento bicamerale (mentre l'antico Parlamento Siciliano si articolava in tre "Bracci"). Ma era una Costituzione "moderna" soprattutto in quanto introduceva il principio della divisione e della distinzione di ruoli fra potere legislativo, potere esecutivo e potere giudiziario. Aboliva definitivamente il sistema feudale ed ogni suo retaggio. Tutelava i diritti dell'Uomo e del Cittadino. Dava "centralità" al Parlamento. Sanciva il principio della libertà di stampa. Aboliva la tortura. Sanciva che il Re doveva "regnare"... ma non poteva governare. Insomma: un "primato" politico e di civiltà giuridica... ancora oggi scomodo. Tanto che la Cultura Ufficiale cerca di cancellarlo o di travisarne i significati. Per mantenere in vita il "mito" dello Statuto Albertino e per dare forza alla tesi, tutt'altro che dimostrata o dimostrabile, secondo la quale l'"unità" d'Italia (programmata e realizzata dal Governo di Londra per finalità ben diverse da quelle indicate nei testi scolastici) sarebbe stata apportatrice anche di progresso giuridico. Per completezza d'informazione dobbiamo ricordare, infine, che nel 1848 il Parlamento Siciliano nel redigere la nuova Costituzione avrebbe recepito il meglio dei contenuti di quella del 1812 e ne avrebbe esaltato i principi posti a tutela dell'Indipendenza e della Sovranità della Nazione Siciliana. Nonostante le difficoltà del momento. Palermu, 10 Ahustu 2005 Giuseppe Scianò FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU "Sicilia Indipinnenti" Internet: www.fns.it
- E-mail: fns@fns.it "CUMITATU CITATI 'I CATANIA" "CUMITATU MISSINISI" "CUMITATU NISSENU" «Diamo, quindi, al Popolo Siciliano - in lotta per il suo ideale
millenario - la bandiera di un indipendentismo esente da mafiosità e
brigantaggio, auspicandone la vittoria nella libertà, nella democrazia,
nella giustizia sociale, nella concordia, nella pace e nello spirito
europeistico e mediterraneistico». [ Indietro ] |