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Risposta del Gonfaloniere di Pisa
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Risposta del Gonfaloniere di Pisa all'Indirizzo della
Deputazione Genovese
ILLUSTRE SIG. SINDACO E SIGNORI DEPUTATI
DEL MUNICIPIO DI GENOVA
Grato ed onorevole ufficio è per il Municipio Pisano, e per me in specie,
illustri Signori, accogliervi in questo luogo augusto, nel quale Voi venite per
volere dei vostri Concittadini a deporre le Catene del nostro antico Porto, che
da secoli esposte ai pubblici sguardi nella città vostra attestavano non una
sventura di Pisa, ma una sventura Italiana.
Dell'atto generoso che la città vostra ha compiuto, Pisa vi rende infinite
grazie, e con Pisa ve ne sarà grata Italia tutta, la quale non può, che gioire
di ogni passo che ricongiunga i suoi figli per lungo tempo fatalmente divisi.
Perché di fatto sì memorabile resti nella storia documento imperituro, che
sia d'esempio ai nepoti, il Municipio ha decretato, che le Catene che Voi oggi
ci restituite vengano collocate in questo venerato recinto, testimone sublime
della fede dei nostri maggiori, meraviglia delle arti Italiane, e custode delle
ceneri di coloro che illustrarono la Patria colla virtù, colle opere, coi
sacrifizi.
Il Municipio Pisano non avrebbe poi saputo come meglio dimostrare la
gratitudine sua alla città di Genova, che ordinando si festeggiasse questo
avvenimento nella circostanza più fortunata per la nostra città, in quella cioè,
in cui la Persona Augusta del nostro Re per la prima volta l'onora di sua
presenza.
Nel rallegrarci pertanto a vicenda di questo atto di fraterna concordia che
oggi si compie, plaudiamo insieme a questo Re, mercé del quale è dato aver fede
che le sparse membra d'Italia si riuniscano alfine in una sola e potente
famiglia.
F. RUSCHI Gonfaloniere.
Pisa 22 Aprile 1860
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