CONCITTADINI
Il generoso pensiero della città di Genova di cancellare un
monumento delle antiche nostre discordie è per avere il suo compimento.
La
Deputazione di quel Municipio, che già da due giorni abbiamo l'onore di
ospitare tra noi, farà domani la solenne consegna al Municipio nostro
delle Catene del Porto Pisano, le quali a testimonianza di guerre che mai
più si rinnoveranno in Italia, stavano da secoli appese alle Chiese e in
altri pubblici Monumenti di quella città.
Una
Commissione di questo Municipio andrà alle ore 11 ant. a ricevere la
Deputazione Genovese fuori della Porta a Mare, ove provvisoriamente sono
depositate le Catene che Essa ha già portate da Genova. Le Catene saranno
collocate in apposito carro e con questo verranno condotte al nostro
insigne Camposanto, ove saranno convenientemente disposte e ove resteranno,
non a memoria di rivalità cittadine, ma di unione e di concordia
italiana.
Le vie
per le quali passerà questo carro e la Deputazione Genovese, saranno tutti
due i Lungarni e la via S. Maria. Laonde confida il Municipio che gli
abitanti lungo le medesime non mancheranno di ornare le loro case, come
sono sempre stati soliti fare nelle più grandi solennità.
Il
Municipio Pisano sarà a ore 12 ad aspettare la Deputazione Genovese
nel nostro Camposanto, e qui avrà luogo la consegna delle Catene mediante
la lettura dei documenti che vi si riferiscono. Un discorso inaugurale
sarà pure pronunziato nelle mura di quell'augusto recinto.
CONCITTADINI
La
festa alla quale assisteremo domani è una prova meravigliosa del progresso
dei nostri tempi. Prepariamoci a solennizzarla con modi pari alla sua
grandezza; accogliamo i nostri Fratelli Genovesi con quelle dimostrazioni
di onoranza e di affetto, che giustamente sono dovute a degli illustri
personaggi, che a nome di una illustre città vengono a compiere un atto
di fraterna concordia e di nazionale importanza.
Pisa
21 Aprile 1860.
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