Ovada - abitanti: ovadesi. Le prime notizie certe di Ovada (insediamento di antica origine in quanto località di guado, donde la probabile etimologia del nome), risalgono al X secolo quando parte del territorio di Ovada appare compreso fra le terre che, indicate nel diploma di Ottone I a favore di Aleramo, costituirono il primo nucleo del Marchesato del Monferrato. In un atto del 991 Ovada, possesso dei Marchesi del Monferrato, venne da questi assegnata al Monastero di San Quintino di Spigno. Con la suddivisione delle varie marche aleramiche fu in seguito compresa nel Marchesato dei del Bosco, i quali nel XIII secolo cedettero una parte del territorio a Genova, riottenendo più tardi dal podestà la reinvestitura del feudo. Passò poi ai Malaspina ai quali rimase fino al 1277 quando una parte fu venduta ai Genovesi, che alla fine del secolo vennero nel possesso totale del feudo acquistando le residue terre dai del Bosco e dai Marchesi di Ponzone. Nel XIV secolo Ovada subì una grave pestilenza, fu occupata dai Visconti fino al 1355 quando Carlo IV l'assegnò a Giovanni marchese del Monferrato, che però nel 1358 dovette restituirla a Genova. Da quel momento Ovada seguì le sorti della Repubblica: fu dei Marchesi del Monferrato dal 1411 al 1413 durante l'occupazione francese di Genova, degli Spinola nel 1481, poi dei Visconti di Milano, dei Guarco, degli Spinola di Rossiglione. Dopo il 1447 ottenne da Genova il riconoscimento di antichi privilegi. Nel 1452 fu data in feudo dal doge Piero ai Fregoso, poi passò ai Doria e agli Adorno; nel 1476 fu occupata dal Duca di Milano che l'infeudò ai Trotti e successivamente ancora agli Adorno; nel 1499 Ludovico di Francia la restituì ai Trotti che la tennero fino all'avvento di Andrea Doria in Genova. Ovada rimase sotto il dominio di Genova, tranne la parentesi del 1625 (guerra tra Genova e i Savoia) e del 1746 (guerra di Successione d'Austria), fino al 1820 quando, caduto Napoleone, passò definitivamente ai Savoia.