L'Oltregiogo e la Legge Rattazzi
liguria@francobampi.it
 

Home > Legge Rattazzi: 1859 > L'Oltregiogo e la Legge Rattazzi
[ Indietro ]

L'Oltregiogo e la Legge Rattazzi

A cura di Daniela MANCINI

Con il termine di «Oltregiogo» si intendono usualmente i seguenti territori:

  • la Valle Stura
  • l'Ovadese
  • il parco naturale delle Capanne di Marcarolo
  • il Novese
  • la val Lemme
  • la val Borbera
  • la valle Scrivia

Dal 1313 al 1797 quasi tutte le terre dell'Oltregiogo facevano parte del Sacro Romano Impero: benché amministrate da nobili genovesi (Spinola, Adorno, ecc.) esse non appartenevano alla Repubblica di Genova. Fanno eccezione la signoria pontificia di Albera in val Borbera e Novi, Gavi, Parodi e Voltaggio che erano compresi nella giurisdizione di Genova.

Quando, nel 1815, a seguito delle decisioni del Congresso di Vienna, Genova entrò a far parte del Regno di Sardegna, per circa tre anni Novi fu attribuita alla Divisione e Provincia di Alessandria, ma con il Regio Editto 10 novembre 1818 e le Regie Patenti 14 dicembre 1818 divenne capoluogo di una provincia facente parte della Divisione di Genova. Pertanto dal 1° gennaio 1819 la Divisione di Genova risultava composta dalle due province di Genova e di Novi.

In questo modo, nonostante l'annessione al Regno dei Savoia e la perdita dell'indipendenza e della sovranità (come rimarcato dal famoso Proclama), la divisione amministrativa rendeva giustizia alla storia delle terre dell'Oltregiogo.

Essere capoluogo di provincia comportò l'istituzione a Novi dell'Intendenza (dipendente dal Ministro delle Finanze), del Tribunale di Commercio e del Consiglio di Giustizia, che divenne Tribunale di Prefettura nel 1827.

L'allontanamento definitivo di quei territori dall'amministrazione di Genova, fu stabilita con la Legge Rattazzi che privò Genova del Novese e della Val Borbera. La Legge Rattazzi, ossia il Regio Decreto n. 3702 del 23 ottobre 1859, staccò Novi da Genova e la incluse nella Provincia di Alessandria, riducendo la Provincia di Genova grosso modo ai suoi attuali confini.

Nota. Nella descrizione della Provincia di Alessandria sono riportate brevi storie dei comuni inclusi nella provincia dalla Legge Rattazzi.

L'inaspettata decisione di annettere i comuni di Fraconalto, Voltaggio, Carrosio, Parodi, Bosio, Rocchetta Ligure, Vignole, Novi alla Provincia di Alessandria è imputabile all'allora ministro Urbano Rattazzi, alessandrino, che si valse dei poteri straordinari conferitigli nel 1859 per ampliare la sua provincia. Provocò scontento che durò decine di anni. Fin da prima dell'anno Mille, infatti, il circondario di Novi gravitava su Genova, quando fu creata la marca della Liguria Orientale che si spingeva fino a Tortona ed Ovada. Novi non volle dimenticare i suoi legami con la città ligure e quando, per evitare confusione con altri luoghi omonimi dovette scegliersi un toponimo aggiuntivo, scelse che esso dovesse essere l'aggettivo «Ligure». Il Decreto Reale dell'11 gennaio 1863 sancì tale denominazione.

[ Indietro ]