La storia delle province liguri
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La storia delle province liguri

A cura di Daniela MANCINI

[ 1797: i Feudi Imperiali ] [ 1805: Impero Napoleonico ] [ 1818: Regno di Sardegna ] [ 1848: un nuovo assetto ] [ 1859: Legge Rattazzi ] [ Dal 1923 a oggi ]


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1797: i Feudi Imperiali

La Repubblica di Genova era circondata dai Feudi Imperiali, marche e contee del Sacro Romano Impero che con essa confinavano. Molti nobili come i Fieschi, i Doria e gli Spinola, facenti parte della famiglie che governavano Genova, erano feudatari di questi territori. Alcuni Feudi furono gradualmente incorporati nella Repubblica di Genova. Tra questi citiamo Arenzano che entrò a far parte della Repubblica nel XII secolo, pur mantenendo la sua autonomia, Cogoleto, che passò alla Repubblica nel 1343, Moconesi, Fascia e molti altri ancora.

Altri Feudi, come quelli della Val Borbera, della Valle Scrivia e della Valle dell'Aveto, sopravvissero fino all'avvento di Napoleone. Napoleone infatti soppresse i Feudi Imperiali il 27 giugno 1797 con lettera inviata al cittadino Faipoult da Montebello. In data 8 luglio 1797 l'agente napoleonico Vandryz proclamò ad Arquata in forma ufficiale che i Feudi Imperiali erano soppressi e incorporati nella Repubblica Democratica Ligure. La fine dei Feudi Imperiali venne sancita definitivamente il 17 ottobre 1797 con il Trattato di Campoformido (o Campoformio), nell'attuale provincia di Udine, con cui l'Imperatore d'Austria Francesco II rinunciava ai suoi diritti sui Feudi Imperiali liguri accettando la loro unione alla Repubblica Democratica Ligure.

Gli ex Feudi Imperiali comprendenti le località di Ottone, Garbagna, Santo Stefano, Torriglia, Carrega, Rocchetta, Cabella, Mongiardino, Croce, Isola, Ronco, Roccaforte, Arquata, assunsero allora il nome di «Monti Liguri»

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1805: Impero Napoleonico

Da questo momento i Feudi Imperiali seguirono le sorti della Repubblica Democratica Ligure: vennero annessi alla Francia di Napoleone con il Decreto di Aggregazione del 6 giugno 1805 (17 prativo anno XIII) che sancì la riunione degli Stati della Liguria all’Impero Francese. Durante l'occupazione francese il territorio ligure su suddiviso, analogamente ad altre regioni dell'Impero, in dipartimenti, circondari, cantoni e comuni. Con lo stesso Decreto del 6 giugno 1805 il territorio della Repubblica Ligure venne ripartito in quattro dipartimenti:

  • dipartimento di GENOVA con capoluogo Genova - Circondari:
    • Genova
    • Novi
    • Bobbio
    • Voghera
    • Tortona
  • dipartimento di MONTENOTTE con capoluogo Savona - Circondari:
    • Porto Maurizio
    • Savona
    • Ceva
    • Acqui
  • dipartimento degli APPENNINI con capoluogo Chiavari - Circondari:
    • Chiavari
    • Borgo taro
    • Sarzana
  • dipartimento delle ALPI MARITTIME con capoluogo San Remo - Circondari:
    • Nizza
    • Poggetto - Theniers
    • San Remo

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1818: Regno di Sardegna

Sconfitto Napoleone, il Congresso di Vienna (1814 - 1815) stabilì la riunione degli Stati di Genova a quelli del Regno di Sardegna, riunione che divenne effettiva il 7 gennaio 1815. Con il Regio Decreto del 27 febbraio 1815 il territorio fu ripartito in province secondo gli statuti in uso in Piemonte e l'Oltregiogo (Feudo Imperiale) fu compreso sotto l'intendenza di Genova. Questo Decreto divise il Ducato di Genova in tre province con capoluoghi Savona, Genova e Spezia. Alla Provincia di Genova venne unita l'isola di Capraia. Questa sistemazione ebbe carattere provvisorio poiché il potere centrale avvertiva il bisogno di una circoscrizione territoriale più capillare che lo avvicinasse maggiormente alla popolazione. Il nuovo piano, che istituì nuove circoscrizioni amministrative, fu presentato il 15 marzo 1818 ed entrò in vigore il 1 gennaio 1819. La Liguria conservò immutate per oltre un secolo (ossia sino agli anni 1923 - 1925) gran parte delle circoscrizioni stabilite nel 1818.

Il territorio della terraferma venne articolato in comunità, mandamenti, province e divisioni. Le divisioni furono le sole circoscrizioni che variarono nel corso del tempo. Province e comuni rimasero praticamente immutati. In base al nuovo ordinamento la Liguria e il Nizzardo vennero ripartiti nelle due divisioni di Genova e Nizza, come illustrato dal seguente prospetto:

  • divisione di GENOVA - Province
    • Genova
    • Albenga
    • Bobbio
    • Chiavari
    • Levante
    • Novi
    • Savona
  • divisione di NIZZA - Province
    • Nizza
    • Oneglia
    • San Remo

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1848: un nuovo assetto

Il 1° gennaio 1848 entrò in vigore una nuova sistemazione territoriale che fu seguita dalla legge elettorale del 17 marzo 1848, voluta da Carlo Alberto, che divise il territorio in Divisioni, Province, Comuni. Le province di Bobbio, Savona e Albenga vennero staccate dalla divisione di Genova; la prima fu aggregata alla divisione di Alessandria; le ultime due, insieme alla provincia di Acqui, vennero a costituire la nuova divisione di Savona. Per effetto di questo nuovo ordinamento si ebbe la circoscrizione amministrativa della Liguria così composta

  • divisione di GENOVA - Province
    • Genova
    • Chiavari
    • Levante
    • Novi
  • divisione di SAVONA - Province
    • Savona
    • Albenga
    • Acqui
  • divisione di NIZZA - Province
    • Nizza
    • Oneglia
    • San Remo

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1859: Legge Rattazzi

Il Regio Decreto n. 3702 del 23 ottobre 1859 (la cosiddetta «Legge Rattazzi») predispose nuove circoscrizioni amministrative. Il Regno venne diviso in province, circondari, mandamenti e comuni e si emanò un nuovo ordinamento dell'amministrazione comunale e provinciale. Le nuove province non erano altro che le vecchie divisioni del 1818 ed i circondari coincidevano con le vecchie province. Nel caso particolare della Liguria, tuttavia, a queste modifiche nominali si accompagnò una diversa distribuzione dei circondari. Si smembrò la vecchia divisione di Savona e si riunirono il circondario (già provincia) di Acqui alla provincia di Alessandria ed i due circondari (già province) di Savona ed Albenga alla provincia di Genova. Da quest'ultima si staccò poi il circondario di Novi e lo si riunì alla provincia di Alessandria.

Il territorio, un po' più ampio di quello che oggi costituisce la Regione Liguria, risultò quindi così composto:

  • Provincia di Genova - Circondari:
    • Genova
    • Albenga
    • Chiavari
    • Levante
    • Savona
  • Provincia di Nizza - Circondari:
    • Nizza
    • Oneglia
    • San Remo

Il 1° marzo 1860 si riunì il primo Consiglio Provinciale della provincia di Genova, presieduto da Antonio Caveri. La Provincia comprendeva territori che facevano capo all'antica Repubblica Genovese che parve opportuno riecheggiare nello stemma. Nello stesso periodo il circondario di Nizza venne quasi interamente ceduto alla Francia e si creò la nuova provincia di Porto Maurizio. Da quest'epoca fino al 1923 i confini circondariali e provinciali della Liguria non subirono più alcuna modifica; variò invece il numero dei comuni. L'assetto amministrativo della Liguria dal 1861 al 1901 fu quindi il seguente:

  • Provincia di GENOVA - Circondari:
    • Genova
    • Albenga
    • Savona
    • Chiavari
    • Spezia
  • Provincia di PORTO MAURIZIO - Circondari:
    • Porto Maurizio
    • San Remo

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Dal 1923 ad oggi

Dopo più di un sessantennio di stasi, nel 1923 iniziò per la Liguria un periodo di innovazioni che dovevano darle il volto circoscrizionale odierno. 

  • Nel luglio del 1923 si soppresse il circondario di Bobbio e 5 dei comuni che lo costituivano (Fascia, Fontanigorda, Gorreto, Rondanina, Rovegno) furono incorporati nel circondario di Genova (Regio Decreto n. 1726 dell'8 luglio 1923). Nel settembre si staccò il circondario di Spezia dalla provincia di Genova e lo si costituì in provincia (Regio Decreto n. 1913 del 2 settembre 1923) aumentandolo di alcuni comuni separati dal circondario di Chiavari (Maissana e Varese Ligure) e di Massa Carrara (Calice al Cornoviglio e Rocchetta di Vara).
  • Due anni dopo il comune di Capraia venne staccato dalla provincia di Genova ed unito a quella di Livorno (Regio Decreto Legislativo n. 2111 del 15 novembre 1925).
  • Nel 1926 i circondari di San Remo, Albenga e Chiavari furono soppressi ed i loro territori aggregati rispettivamente ai circondari di Imperia (già Porto Maurizio), Savona e Genova (Regio Decreto n.1890 del 21 ottobre 1926).
  • All'inizio del 1927 anche questi tre ultimi circondari vennero soppressi ed i loro territori vennero eretti in province (Regio Decreto Legislativo n. 1 del 2 gennaio 1927). In tal modo la Liguria risultò formata dalle quattro province di Genova, Imperia, Savona e La Spezia, corrispondenti quasi perfettamente alle omonime province odierne. Le differenze sono le seguenti:
    • i comuni di Cogoleto e Tiglieto sono stati staccati dalla provincia di Savona e uniti a quella di Genova (Regio Decreto n. 365 del 13 aprile 1933);
    • la frazione Statale è stata staccata dal comune di Maissana (provincia della Spezia) ed unita al comune di Né (provincia di Genova) (Legge n. 81 del 18 gennaio 1937);
    • in seguito al Trattato di Pace sono stati ceduti alla Francia alcuni territori di confine della provincia di Imperia (Decreto Legislativo n. 1430 del 28 novembre 1947) e precisamente delle sei frazioni principali del comune di Olivetta-San Michele, tre restarono all'Italia e formano ancora il comune di Olivetta-San Michele (esse sono: Olivetta capoluogo, San Michele e Fanghetto) e le altre tre frazioni passarono alla Francia (Penna Bassa e Penna Alta - cambiando il nome in Piene - e Libri); con lo stesso Decreto Realdo, già frazione di Briga Marittima, sino ad allora in provincia di Cuneo, fu aggregato al comune ligure di Triora. (ringrazio un anonimo contributore per le notizie di questo punto)

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