Contro casa Savoia, presidio a Corvetto
liguria@francobampi.it
 

Home > Il rientro dei Savoia in Italia: 2002 >
Il 5 gennaio tutti in piazza!!! > Contro casa Savoia, presidio a Corvetto

[ Indietro ]

La Repubblica Domenica 5 gennaio 2003

I militanti del Movimento Indipendentista Ligure chiedono l'apertura di un'azione giudiziaria

Contro casa Savoia, presidio a Corvetto

     
La famiglia Savoia, al centro delle polemiche  

È un "avanti Savoia" del tutto in controtendenza con quelli registrati in queste settimane nel paese, qualcosa che suona così: visto che sono rientrati in Italia paghino a Genova i danni provocati nel saccheggio del 1849. Sarà il tema di un presidio in piazza Corvetto dalle dieci a11'una di questa mattina, dove i militanti del Movimento Indipendentista Ligure rinnoveranno la loro richiesta al sindaco di Genova perché apra un'azione giudiziaria nei confronti degli eredi di casa Savoia. L'azione giudiziaria, spiegano il presidente del movimento, Vincenzo Matteucci ed i1 segretario, il professor Franco Bampi: «deve essere aperta per chiedere agli eredi di casa Savoia il risarcimento dei danni, per i quali non esiste prescrizione, del saccheggio di Genova nel 1849, ordinato dal re Vittorio Emanuele II». I danni, spiegano i dirigenti del Mil furono quantificati da una commissione comunale di inchiesta dell'epoca: "e corrispondono, con gli interessi composti, a settantamila miliardi di vecchie lire».

Così stamane per tre ore piazza Corvetto, proprio davanti alla statua di Vittorio Emanuele, sarà presidiata dai manifestanti che alzeranno uno striscione e con un banchetto raccoglieranno anche le firme per una petizione da presentare al sindaco Giuseppe Pericu e chiedergli di intraprendere per vie legali questa richiesta di risarcimento danni.

«Se i Savoia vogliono "prendere" Roma - dicono gli indipendentisti - devono restituire a Genova almeno i danni di que1 saccheggio».

Gli indipendentisti lavorano da anni su questo fronte del risarcimento dei danni da parte degli eredi di casa Savoia e rivendicano anche il diritto di Genova a diventare repubblica autonoma. Per diffondere le loro convinzioni avevano anche presentato una loro lista alle ultime elezioni amministrative: «non chiediamo il voto - avevano spiegato - ci accontentiamo della pubblicità che la campagna elettorale può consentire alla diffusione di queste informazioni», avevano spiegato. E stamane hanno organizzato il presidio in piazza Corvetto.

[ Indietro ]