I militanti del Movimento Indipendentista Ligure
chiedono l'apertura di un'azione giudiziaria
Contro casa Savoia, presidio a Corvetto
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La
famiglia Savoia, al centro delle polemiche |
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È un "avanti Savoia" del tutto in controtendenza con quelli
registrati in queste settimane nel paese, qualcosa che suona così: visto
che sono rientrati in Italia paghino a Genova i danni provocati nel saccheggio
del 1849. Sarà il tema di un presidio in piazza Corvetto dalle dieci a11'una
di questa mattina, dove i militanti del Movimento Indipendentista Ligure
rinnoveranno la loro richiesta al sindaco di Genova perché apra un'azione
giudiziaria nei confronti degli eredi di casa Savoia. L'azione giudiziaria,
spiegano il presidente del movimento, Vincenzo Matteucci ed i1 segretario, il
professor Franco Bampi: «deve essere aperta per chiedere agli eredi di casa
Savoia il risarcimento dei danni, per i quali non esiste prescrizione, del
saccheggio di Genova nel 1849, ordinato dal re Vittorio Emanuele II». I danni,
spiegano i dirigenti del Mil furono quantificati da una commissione comunale
di inchiesta dell'epoca: "e corrispondono, con gli interessi composti, a
settantamila miliardi di vecchie lire».
Così stamane per tre ore piazza Corvetto, proprio davanti alla statua di
Vittorio Emanuele, sarà presidiata dai manifestanti che alzeranno uno striscione
e con un banchetto raccoglieranno anche le firme per una petizione da
presentare al sindaco Giuseppe Pericu e chiedergli di intraprendere per vie
legali questa richiesta di risarcimento danni.
«Se i Savoia vogliono "prendere" Roma - dicono gli indipendentisti
- devono restituire a Genova almeno i danni di que1 saccheggio».
Gli indipendentisti lavorano da anni su questo fronte del risarcimento dei
danni da parte degli eredi di casa Savoia e rivendicano anche il diritto di
Genova a diventare repubblica autonoma. Per diffondere le loro convinzioni
avevano anche presentato una loro lista alle ultime elezioni amministrative:
«non chiediamo il voto - avevano spiegato - ci accontentiamo della pubblicità
che la campagna elettorale può consentire alla diffusione di queste
informazioni», avevano spiegato. E stamane hanno organizzato il presidio in
piazza Corvetto.
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