La Stampa Lunedì 31 marzo 2003
Lettere

Chi ha «perso»

Ancora a proposito dei Savoia. Vittorio Emanuele dice che rivendicherà alcune proprietà a suo tempo inglobate dallo Stato. Inoltre si lamenta di avere «perso» 56 anni di vita. Cosa dovremmo dire noi ebrei che, in forza delle leggi razziali firmate da suo nonno, abbiamo non solo perso i nostri beni, confiscati e in parte non più recuperati, ma bensì abbiamo perso la vita nei campi di concentramento (nella mia famiglia 7 persone). Abbiamo dovuto fuggire e nasconderci sotto falso nome, siamo stati licenziati dagli impieghi statali, non abbiamo potuto frequentare scuole e università per ben 7 anni. Abbiamo dovuto vivere braccati per anni. Non avremmo diritto ad un congruo risarcimento?

Silvana Tedeschi, Torino