I Savoia chiedono
Ho avuto la sventura di assistere oggi al consiglio comunale di Genova.
Era la prima volta in assoluto e mi aspettavo qualcosa, non dico di speciale, ma
di assistere a discussioni magari accese, ma intelligenti. Niente di tutto questo.
Anzi, ho avuto modo di constatare l'ignoranza di parecchi consiglieri comunali,
la loro incapacità non tanto di mettere in piedi una frase di senso compiuto
(abilità tipica dei politici), ma di saper usare un minimo di grammatica corretta.
Mi si dirà che le idee non hanno bisogno di grammatica per aver valore, ed è vero,
basta la logica; ma sentir dire "Sono d'accordo con la tale mozione, ma voto
contro" oppure sentire paragonare azioni di terrorismo a guerre mi ha lasciato
letteralmente sbigottito.
Il consiglio comunale ha votato contro una mozione della Lega Nord per
richiedere ai Savoia il risarcimento dei danni del sacco del 1849, o in
second'ordine delle scuse formali. Il motivo che ci sono cose più importanti
da discutere in consiglio comunale che non il risarcimento dei danni ai Savoia.
Premetto che non sono della Lega Nord, così evitiamo inutili polemiche. Ora,
la logica e la legge dicono che, se i Savoia tornano in Italia reclamando quanto
apparteneva ai propri predecessori, altresì dovrebbero prendersi carico degli
oneri lasciati da questi. Se eredito qualcosa da qualcuno, mi tocca accettare
anche i debiti, altrimenti posso rinunciare all'eredità. Per il consiglio
comunale i Savoia sono esentati da questo: potranno riprendersi i loro milioni
(di euro) e continuare a non fare niente dalla mattina alla sera alla faccia
nostra. Il consiglio comunale dice che la perdita di posti di lavoro è molto
più grave (sono d'accordo), ma con l'eventuale risarcimento non si potrebbe
aiutare la disastrata economia cittadina? O forse ai consiglieri comunali
conviene che i genovesi rimangano nella "bratta" così da poter
continuare a vivere alle nostre spalle?
Dubito che riceverò mai una risposta a questo quesito.
Paolo Baglini
Genova
Caro amico, assistere ad un consiglio comunale non è sempre un'esperienza
eccitante. Desidero dirglielo per esperienza diretta. Per quanto riguarda i Savoia,
sappiamo tutti che non verranno in Italia per placare la loro "immensa"
nostalgia, ma anche per battere cassa. Maria Gabriella, la più conosciuta delle
"principesse" ha già parlato, ad esempio, dei gioielli della Corona
che si troverebbero presso la Banca d'Italia.
Un saluto.
|