Home >
Il rientro dei Savoia in Italia: 2002 >
Napoli contra Savoia >
L'asta della vergogna!
[ Indietro ]
Negli giorni precedenti il 15 marzo 2003,
quello dell'arrivo dei Savoia, sono state inviata e-mail per informare le
popolazioni del Sud e quelle italiche dei gravissimi danni causati dai Savoia e
dei loro misfatti.
e-mail
Giovedì 13 marzo 2003
25 GIUGNO 1874
L'ASTA DELLA VERGOGNA!
Vendita dello Stabilimento Metallurgico di Mongiana
In "ottemperanza" alla Legge 23 Giugno 1873 ed in sintonia con il programma di
"liberazione" del Sud, il nuovo Regno d'Italia liberava i meridionali di uno dei
complessi industriali più considerevoli esistenti nell'ex Regno delle Due Sicilie: lo
Stabilimento Metallurgico di Mongiana (1.500 operai).
Venivano lasciate sul lastrico 1.500 famiglie di operai, fino a quel momento
regolarmente salariati; si procedeva cinicamente e spudoratamente allo smantellamento
del più grande complesso industriale siderurgico della penisola italiana, che il
nuovo Stato, già nel 1862, includeva tra i beni demaniali da alienare.
Il complesso siderurgico calabrese di Mongiana, Stilo e Ferdinandea era, fino al
1860, il maggiore produttore di materia prima e semi-lavorati per l'industria
metalmeccanica lavorando a pieno regime 13.000 cantaja di ghisa annue (1.167
tonnellate), senza alcun segnale di crisi. Nel 1862 la produzione viene più che
dimezzata, insieme ai dipendenti dello stabilimento, posti in cassa integrazione
e, quindi, licenziati. Contemporaneamente si registra un incremento degli
stabilimenti dell'area ligure-piemontese (l'Ansaldo, che prima del 1860 contava
soltanto 500 dipendenti, dopo questa data li raddoppia).
Il Regno d'Italia dei Savoia cancellò l'industria meridionale ed utilizzò le
risorse del Sud per finanziare lo sviluppo economico del Nord.
Gli operai calabresi di Mongiana chiedevano di continuare a lavorare nei loro
paesi: furono costretti ad emigrare (o a diventare "briganti").
Fabbriche, officine, forni di fusione, boschi, segherie, terreni, miniere,
alloggi e caserme: tutto il complesso mongianese diventò la "casa di campagna"
di Achille Fazzari, ex garibaldino, che l'aveva "acquistato" all'asta per poco
più di cinquecentomilalire!
Nessuno più ha memoria di questa vicenda. Mongiana è oggi un piccolo paese, tra
i più spopolati e poveri della Calabria.
I calabresi e tutti i meridionali costretti ad emigrare attendono ancora di
veder riconosciuta e restituita dignità al proprio passato!
ASSOCIAZIONE CULTURALE "DUE SICILIE" - GIOIOSA JONICA
posta elettronica:
duesicilie.gioiosa@libero.it
[ Indietro ]
|