Savoia in Italia
Egregio signor del Buono, onestamente non riesco a capire la cosiddetta
amarezza dei Savoia quando, appena giunti a Napoli, sono stati fischiati
dalla gente oppure, e questo è stato il caso più frequente, sono passati
nell'indifferenza più assoluta. La cosa onestamente non la vedo anormale
più di tanto visto che almeno metà degli italiani, nel 1946 quando
lasciarono il nostro Paese non erano ancora nati e comunque la totale
indifferenza dei reali nei confronti del nostro Paese non poteva che
essere ricambiata. A questo punto, di fronte alla possibilità espressa dai
Savoia di non tornare più in Italia io mi sento di rispondere così: «Maestà
stia tranquillo che non piange nessuno».
Giacomo Cabella, Tortona
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