Savoia in Italia risarcendo Genova
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La Repubblica Martedì 25 giugno 2002

LA PETIZIONE

Bampi alla Ue: "Savoia in Italia solo pagando i danni a Genova"

«SE I SAVOIA rientreranno in Italia con la concessione di tutti i diritti civili, dovranno versare al comune di Genova la somma di 36.604.399.179 euro (pari a 70 mila miliardi e 876 milioni di lire). I soldi serviranno a rifondere - almeno parzialmente - i danni arrecati alla città nel 1849 dal bombardamento e dal saccheggio al quale la sottopose il generale dei bersaglieri Alfonso La Marmora per conto del re savoiardo Vittorio Emanuele II». La singolare richiesta è contenuta in una petizione rivolta al Parlamento europeo dal professor Franco Bampi segretario del Movimento Indipendentista Ligure.

Poiché Vittorio Emanuele è il legittimo erede di Vittorio Emanuele II - è il ragionamento di Bampi - e ha ereditato sia il patrimonio sia i debiti dei propri antecedenti, adesso è tenuto ad pagare il risarcimento dei danni arrecati dal suo casato durante il vergognoso 'Sacco di Genova' del 1849.

Bampi ricorda che i genovesi - dopo 700 anni di glorioso governo autonomo - non intendevano affatto essere annessi al Regno di Sardegna e vi furono costretti dai piemontesi solo 'manu militare' dopo bombardamenti, lutti e rovine come appunto accadde nella primavera del 1849.

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