LA PETIZIONE
Bampi alla Ue: "Savoia in Italia solo pagando i danni a Genova"
«SE I SAVOIA rientreranno in Italia con la concessione di tutti i diritti
civili, dovranno versare al comune di Genova la somma di 36.604.399.179
euro (pari a 70 mila miliardi e 876 milioni di lire). I soldi serviranno a
rifondere - almeno parzialmente - i danni arrecati alla città nel 1849 dal
bombardamento e dal saccheggio al quale la sottopose il generale dei
bersaglieri Alfonso La Marmora per conto del re savoiardo Vittorio
Emanuele II». La singolare richiesta è contenuta in una petizione rivolta
al Parlamento europeo dal professor Franco Bampi segretario del Movimento
Indipendentista Ligure.
Poiché Vittorio Emanuele è il legittimo erede di Vittorio Emanuele II - è
il ragionamento di Bampi - e ha ereditato sia il patrimonio sia i debiti
dei propri antecedenti, adesso è tenuto ad pagare il risarcimento dei
danni arrecati dal suo casato durante il vergognoso 'Sacco di Genova' del
1849.
Bampi ricorda che i genovesi - dopo 700 anni di glorioso governo autonomo
- non intendevano affatto essere annessi al Regno di Sardegna e vi furono
costretti dai piemontesi solo 'manu militare' dopo bombardamenti, lutti e
rovine come appunto accadde nella primavera del 1849.
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