UNA DENUNCIA ALLA UE
«I Savoia paghino
devastarono Gaeta nel 1861»
ROMA
I Savoia sono stati citati alla Commissione petizioni dell'Unione Europea per
una richiesta di risarcimento: riguarda i danni di guerra subiti dalla città di
Gaeta durante l'assedio del 1861. La singolare iniziativa è di un cittadino di
Gaeta, Antonio Ciano, fondatore del Partito del Sud (3,3 per cento di consensi
alle ultime elezioni). Ciano si rivolge all'Unione Europea per ottenere dallo
Stato italiano la restituzione di quelle aree cittadine che il casato sabaudo al
momento della proclamazione dell'Unità d'Italia dichiarò demaniali e che tali
sono tuttora.
«All'epoca - sottolinea Ciano, che assicura di non essere filoborbonico e di
riconoscere solo la Repubblica nata il 2 giugno 1946 - Gaeta chiese al Piemonte a
titolo di riparazione (i morti, nell'assedio furono tremila e duemila cittadini
vennero in seguito fucilati) due milioni di lire (il pil del Regno era allora di
27 milioni).
«Oggi chiedo alla Ue - spiega Ciano - di deferire alla Corte internazionale
dell'Aja i Savoia, in quanto eredi diretti dei re di Sardegna e d'Italia, per
sollecitarli a pagare alla mia città la cifra corrispettiva; e di deferire lo Stato
italiano alle istituzioni internazionali per essersi impossessato di beni che non
gli appartenevano e di contrattare un congruo indennizzo per il mancato uso da
parte dell'amministrazione comunale di detti beni. Chiedo inoltre il loro ritorno
gratuito alla città, compresa la bellissima piazza centrale per la quale il
municipio paga una concessione allo Stato».
[r. cri.]
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