Le pretese dei Savoia
Un aereo di Stato, auto di servizio con autista e una scorta per «garantire
la sicurezza» di Vittorio Emanuele e di suo figlio Emanuele Filiberto. Sono solo
alcuni dei benefit che la famiglia Savoia ha chiesto al governo in
occasione del rientro in Italia degli eredi maschi della casata. Il lungo e
dettagliato elenco è stato presentato ieri nel corso della riunione del Consiglio
dei ministri. La straordinaria faccia di bronzo dell'ex famiglia reale ha colpito
addirittura lo stesso Berlusconi che ha definito le richieste: «piuttosto
esagerate». Ma la spudoratezza delle pretese è aggravata dal fatto che i Savoia,
al momento, sono in causa con lo Stato italiano alla corte dell'Aja.
Oltre ai servizi che i l contribuente italiano dovrebbe pagare alla straricca
famigliola (non si capisce davvero a quale titolo) i Savoia reclamerebbero anche
l'uso di alcuni dei beni che sono stati sottratti alla dinastia dopo il referendum
del 1946. Questa munificenza della Repubblica nata dalla Resistenza sarebbe,
secondo i Savoia, «un parziale risarcimento per i torti subiti»! Senza voler
infierire su personaggi che sembrano vivere su un altro pianeta mi auguro che
il governo italiano non sborsi un centesimo per il rientro dei Savoia.
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