Le pretese dei Savoia
È vero, non c'è limite alla vergogna, «richieste da avanspettacolo che
da sole danno l'idea dello spessore di questi ex regnanti»: sono queste
alcune affermazioni rilasciate da esponenti del governo e pubblicate sulla
Stampa in un articolo a firma di Maria Grazia Bruzzone.
Io modesto cittadino desidero esprimere la mia indignazione nonché un senso
di profonda amarezza di fronte a certe notizie che, ammesso e non concesso
che siano più o meno veritiere, offendono me stesso e la memoria di mio
fratello morto in Russia, chiamato dal governo del tempo a difendere la
patria.
A suo tempo, quando ho cercato di avviare delle ricerche per conoscere
quale fine avesse fatto questo «servitore della patria», l'ho fatto
interamente a mie spese, senza rimborso alcuno dallo Stato italiano
che non si è preoccupato di darmi notizie in merito a mio fratello.
I suddetti regnanti cosa hanno fatto per l'Italia per accampare pretese, e
che pretese!
Suggerisco in particolare a Sua Maestà Vittorio Emanuele di Savoia di
fare qualche rally di meno anche perché «non ha più l'età», e se proprio
vuole rientrare e vivere in Italia, lo faccia a sue spese, il popolo italiano
è già sufficientemente penalizzato da crisi e finanziarie varie, non ci
servono altre sanguisughe.
Giuseppe Bernocco
Carmagnola
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