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Il rientro dei Savoia in Italia: 2002 >
Real Genoa
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I Savoia vogliono acquistare il Genoa?
In data 24 gennaio 2002 «Il Secolo XIX» riporta, nel taglio basso della
prima pagina la seguente notizia:
Nuova ipotesi per il dopo Dalla Costa
Genoa, spunta la pista
Emanuele Filiberto
Nei giorni successivi «Il Secolo XIX» riprende e conferma la notizia.
Il M.I.L., Movimento Indipendentista Ligure, indignato che venga calpestata la
Storia che ha visto i Savoia contro Genova e che
venga ignorato il male che i Savoia hanno fatto a Genova e alla Liguria, diffonde
il seguente volantino, copia del quale è riportata anche nella biblioteca dell'egoista.
I Savoia ed il Genoa
Stiamo seguendo sui giornali la "telenovela" di Emanuele
Filiberto di Savoia che vorrebbe comperare il GENOA. Si ipotizza addirittura
un nuovo nome: "Real Genoa"!
Più di 700 anni di storia non possono essere cancellati! Emanuele Filiberto di
Savoia che vuol comperare il Genoa, prima si faccia almeno promotore di un "GESTO
RIPARATORE" verso la nostra Comunità: chieda ufficialmente PERDONO alla città di
Genova e ne risarcisca gli ingenti DANNI morali e materiali causati dal suo
avo, il re Vittorio Emanuele II°, quando nel 1849 inviò il gen. La Marmora con
TRENTA MILA bersaglieri a soffocare nel sangue la rivolta dei Genovesi, che
rivolevano la loro INDIPENDENZA! Centinaia di quei morti sono ancora sepolti
nella cripta della Chiesa del Padre Santo, in una anonima sepoltura! Inoltre,
come ulteriore oltraggio, ringraziando il generale per la repressione eseguita,
il suo avo definì i Genovesi
"vile ed infetta razza di canaglie..!"
Emanuele Filiberto di Savoia, non è personalmente colpevole dell’operato dei
suoi avi, ma NON HA MAI CONDANNATO TALE OPERATO, e da loro ha ereditato ingenti
patrimoni. Risarcisca lui quei danni che nessuno dei suoi avi ha mai risarcito!
Lanciamo quindi un APPELLO a tutte le forze imprenditoriali
REPUBBLICANE genovesi affinché evitino questo vero e proprio "affronto"
alla memoria storica di questa città che è stata sempre REPUBBLICANA! Facciano
una "cordata" e chiedano al "popolo Genoano" una sua larga partecipazione onde
trasformare il GENOA in un vero e proprio "Club popolare" che potrebbe
avere anche notevoli risvolti e ritorni economici, sul modello dei Clubs inglesi
e americani.
Genova 25/01/2002
M.I.L. Movimento Indipendentista
Ligure
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In data 27 gennaio 2002 «Il Secolo XIX» pubblica un'intervista a Fabio Fazio.
Fabio Fazio, tifoso blucerchiato, prova a giocare il possibile derby
con il suo
amico Emanuele Filiberto
Lo showman e il principe
(...) Ci sono già state delle reazioni politiche...
«Sì?Me le sono perse ».
Il movimento indipendentista ligure è insorto...
«Esiste un movimento indipendentista ligure?»
Esiste e ricorda che "il re Vittorio Emanuele II, nel 1849, inviò il generale
La Marmora con trentamila bersaglieri per soffocare nel sangue la rivolta dei
Genovesi". La storia non perdona?
«Lo ripeto: mi sento un sincero democratico. E credo che la forza della democrazia
sia intanto quella di poter accogliere il ritorno dei Savoia, senza alcuna paura. Senza
falsare l'andamento della storia: accogliere e un segno di forza, non significa per
questo rimuovere e riscrivere quello c e è accaduto, le responsabilità di allora. Che, è
evidente, non possono ricadere su chi è nato dopo. L'indipendentismo? Mi sento molto
europeo, penso che per prima cosa si appartenga alla propria casa, alla propria città,
e semmai a un'entità più grande, che per quel che mi riguarda è l ’Europa. Trovo che
ogni forma di regionalismo sia assolutamente anacronistico». (...)
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Il principe Emanuele Filiberto vuol salire sul trono de Genoa
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Lo showman Fabio Fazio da sempre accanito tifoso sampdoriano
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Alle affermazioni un po' improvvisate di Fabio Fazio, il M.I.L. ha risposto
con il seguente volantino
Fabio Fazio, la "IGNORANZA" storica
e la... faciloneria politica !
Premesso che come INDIPENDENTISTI LIGURI auspichiamo che TUTTE le squadre
di calcio LIGURI si facciano onore, siamo intervenuti sulla "telenovela"
di Emanuele Filiberto di Savoia che vorrebbe comperare il GENOA perché riteniamo
GIUSTAMENTE che un erede dei Savoia non possa "godere" solamente del
"privilegio" di aver ereditato dai suoi avi i vari "patrimoni". Ne ha ereditato
anche gli "obblighi morali" e
Visto che si appresterebbe a comperare il GENOA, riteniamo che, PRIMA debba
adempiere all'obbligo MORALE di chiedere PERDONO alla nostra città, per quello che
ha fatto il suo avo, Vittorio Emanuele II nel 1849 e ne risarcisca anche i
"relativi" danni MATERIALI fatti e mai risarciti, (dato che ne
eredita ANCHE i patrimoni!).
Anche il Papa ha chiesto perdono per le violenze fatte dai suoi predecessori
papi durante 1e Crociate!
Quanto alle risposte fornite da Fabio Fazio nell'intervista pubblicata da
"Il Secolo XIX" di oggi, 27 gennaio 2002, alle pagg. 1 e 33,
dove si dice: a pag. l "...io però preferisco la mia Samp operaia..."
[e quanto sopra testualmente riportato, ndr]
Questa è la nostra RISPOSTA:
Nessuno di noi ha dichiarato che Emanuele Filiberto di Savoia abbia la
"responsabilità oggettiva" dell'operato del suo avo Vittorio Emanuele
II che, tra l'altro, ha definito i GENOVESI, nella lettera di
"ringraziamento", scritta al gen. La Marmora, per l'opera
"meritoria" fatta a Genova "vile ed infetta razza di canaglie".
Non abbiamo questa pretesa "ignoranza giuridica". Peri il
resto:
Il Movimento Indipendentista Ligure è nato nel Gennaio 2001, dopo circa 7 anni
di ricerche STORICHE e GIURIDICHE che ci hanno portato a questa semplicissima
conclusione:
La Popolazione Genovese e Ligure negli oltre 700 anni di INDIPENDENZA, dal 1099
al 1815, ha "usato" tale indipendenza per creare una vera e propria
CIVILTÀ LIGURE che ha saputo creare GRANDI VALORI umani, sociali ed istituzionali
che possono essere così riassunti:
Centralità ed importanza del LAVORO. Importanza della
VERA solidarietà. Lotta a qualsiasi forma di "razzismo" o di
"ghettizzazione". Assoluta separazione tra la Chiesa e il Potere Civile.
Tolleranza religiosa e lotta a tutti i "fondamentalismi". Forma
istituzionale REPUBBLICANA. Ordinamento interno di schietto stampo FEDERALISTA.
Controllo "a posteriori", sempre e comunque, dell'operato della classe
dirigente politica. Orgnizzazione politica basata (perché di cultura
mercantile mediterranea) sul RIFIUTO della TIRANNIA e della GUERRA di
CONQUISTA dei territori e dei popoli. Di tutto questo,
nei libri di Storia ufficiale NESSUNO NE PARLA, ma noi ne abbiano TUTTE
le PROVE DOCUMENTALI!
E proprio perché anche noi ci sentiamo EUROPEI, riteniamo
che l'EUROPA prima di tutto debba essere una "COMUNITÀ di
"CIVILTÀ" e poiché vi sono entrati e vi stanno entrando molti
piccoli-medi Stati Indipendenti (Lussemburgo, Malta, Cipro, Slovenia,
ecc.) riteniamo PIÙ che GIUSTO che vi debba entrare anche la LIGURIA, come
Stato Indipendente, perché vi porterebbe proprio quel PATRIMONIO di CIVILTÀ
LIGURE con tutti i suoi VALORI che abbiamo sopra elencato.
Inoltre, dato che Fazio NON e tenuto a conoscere la Storia
della sua Terra Ligure come la conosciamo noi, vogliamo ricordargli che la LIGURIA
e l'unica Regione italiana che può "ESERCITARE" il DIRITTO INTERNAZIONALE
a RI-tornare INDIPENDENTE perché NON È MAI stata chiamata a votare il
plebiscito di annessione né al regno di Sardegna, né a quello d'Italia!
Per tutti i "dettagli" su queste notizie storiche e giuridiche lo
invitiamo a visitare il nostro sito Internet
www.mil2002.org.
Quanto alla sua frase "Io preferisco la mia Samp
operaia", la riteniamo una frase "facile" per chi siede su un
bel gruzzolo di miliardi come lui, che oltretutto li "guadagna" SENZA
che lo facciano LAVORARE!
Genova, Domenica 27 gennaio 2002
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In data 31 gennaio 2002 «Il Secolo XIX» in un articolo di spalla apparso a
pag. 35 scrive Società in vendita
Primo incontro in Assindustria
(...) E procede a fari spenti il progetto guidato da Emanuele Filiberto di Savoia,
per costruire una finanziaria da «almeno cento miliardi», capace di rilevare e rilanciare
il Genoa. (...) Ora al Genoa si interessa anche il Movimento Indipendentista Ligure, che
fa un appello contro l'iniziativa lanciata da Emanuele Filiberto di Savoia: «Un appello
a tutte le forze imprenditoriali repubblicane genovesi, affinché evitino un vero e
proprio "affronto" alla memoria storica di questa città che è stata sempre
repubblicana».
G.Tim.
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